“Etica, valori e territorio”: la Pro Patria è pronta al bis di Patrizia Testa
Allo Speroni Patrizia Testa volta la pagina e chiude il capitolo "Sgai". "Ho peccato di ingenuità. Busto adesso non ha più alibi". Nel frattempo Turotti conferma: "Nelle prossime ore l'annuncio del nuovo allenatore"
«In questa stagione è stato sfiorato un incidente gravissimo ma alla fine fortunatamente è stato possibile portare nuovo ossigeno alla squadra, adesso Busto Arsizio non ha più alibi». Dopo essersi definitivamente chiusa la breve parentesi tra il Consorzio Sgai e la Pro Patria, la presidente dei Tigrotti Patrizia Testa è tornata a dettare le linee guida della società di calcio che dal 2016 vede al comando proprio l’ex consigliera comunale bustocca.
“Etica, valori e territorio“. Con queste parole dette a microfoni già praticamente spenti, si è conclusa la conferenza di oggi – martedì 28 giugno – che ha visto nel ruolo protagonista assoluta proprio Testa, al cui fianco hanno presenziato la nuova vicepresidente, la figlia Stefania Salmerigo, l’assessore Maurizio Artusa e Sara Tosi, ad dell’Istituto Clinico San Carlo e figura decisiva per l’acquisizione delle quote in possesso del gruppo partenopeo. «Sara è l’emblema e il motore di quello che è stato fatto per salvare la Pro Patria e riportarla in mano ai bustocchi» ha detto la presidente.
Tra mercoledì e giovedì il nome del nuovo allenatore
Nella sala stampa dello Speroni chiamata “la casa delle tigri” il clima effettivamente è sembrato proprio quello di un ritorno a casa, a partire proprio da come si è svolta la conferenza che, dopo qualche intervento di fiducia e ringraziamento da parte dell’assessore Artusa e di Tosi, ben presto si è trasformata in una “chiacchierata fiume” coi giornalisti, conferenza condita addirittura dalla chiamata in causa fuori programma del mvp della passata stagione sportiva: il direttore sportivo Sandro Turotti.
Ed è stato forse il fugace intervento del biellese quello che avrà fatto drizzare maggiormente le antenne e stuzzicato la fantasia dei tifosi bianco-blu: «La Pro Patria ha scelto il nuovo allenatore – conferma Turotti -. È probabile che venga già ufficializzato domani, mentre la presentazione dovrebbe tenersi giovedì alle 12». (Fuori dallo Speroni c’è chi vocifera che si tratti di un allenatore giovane ma con già esperienza tra le panchine dei professionisti).
“In passato ho sbagliato: ho peccato di fiducia. Adesso c’è da scrivere una nuova pagina”
Rumors di campo e panchina a parte, come già scritto la conferenza stampa è stata domata da Testa, che ha voluto per prima cosa metterci la faccia e ricostruire anche quello che è successo lo scorso ottobre, quando avvenne la cessione lampo del 90% delle quote bustocche al consorzio Sgai a causa dell’incompatibilità di carica con l’incarico pubblico.
«Conobbi l’ex presidente Citarella solo nel giorno (delle firme, ndr) – spiega Testa – nel frattempo il consorzio mi continuava a ribadire che quanto successo (l’arresto di Gallaro, ndr) era stato solo un inciampo e che il progetto sarebbe andato avanti. A presentarmi Gallaro fu Nicola Lombardo, addetto stampa del Napoli. Mi aveva garantito la massima serietà delle persone».
Il principale “mea culpa” che si attribuisce la “Lady Tigrotta” è quella della «troppa fiducia concessa. Pensavo di far crescere lo spessore qualitativo della Pro Patria ,dopo aver provato a percorrere tutte le strade territoriali senza ricavarne molto».
«La mia non è una giustificazione – garantisce -. Tant’è che la FIGC non ha punito la società con penalizzazioni in classifica. È stato comunque un errore il mio, ma quando si pecca nel dare fiducia, almeno umanamente, non credo si possa essere punibili. Chiedo scusa per la mia ingenuità, adesso però questo percorso passato va cancellato».
“Ripartire dal settore giovanile”
Se l’assessore al bilancio e allo sport ha proprio oggi allontanato l’ipotesi del campo in sintetico, la Pro Patria sa con certezza da dove vuole ripartire: il settore giovanile, settore che da quest’anno al suo interno si avvarrà anche dei servigi del capitano Riky Colombo, ritiratosi la scorsa settimana dal calcio giocato.
«Colombo per la Pro Patria è come Del Piero per la Juventus – paragone importante per l’ex granata cresciuto nel vivaio bustocco -. Le fondamenta si gettano alle radici, dai bambini. Attraverso un nostro sponsor come Cerrone spero che venga data nuova linfa da portare passo dopo passo alla prima squadra».
L’investitura di Stefania Salmerigo
A proposito di crescita, a ricevere un’investitura quasi dinastica, è stata la figlia di Patrizia Testa, Stefania Salmerigo, che anche quest’anno ha dato prova in casa e in trasferta di essere tifosa numero 1 dei colori bianco-blu, “ruolo” che forse a sua insaputa ricopriva già dal 2009, come nel retroscena svelato dalla madre: «Mi ricordo che nel 2009 Stefania pianse quando il Padova vinse qui a Busto Arsizio e sfumò la Serie B. Quel giorno il suo desiderio era che la nostra famiglia potesse dare un aiuto concreto alla squadra per la quale siamo tifosi. Adesso le spetta una carica importante».
A lei dunque il compito di supportare la Pro Patria non più solo dalle tribune, ma anche fuori dal campo, con il suo entusiasmo nel campo della comunicazione e alla ricerca di nuove alleanze.
«Non posso che ringraziare Mamma, erano tanti anni che ci teneva a farmi vicepresidente. L’ennesimo sforzo che ha fatto meritava di essere assecondato – queste le prime parole da “numero 2” di Stefania -. Mi troverete sempre sugli spalti a fare il tifo per la squadra ma al lavoro anche al fianco di Nicolò Ramella (addetto stampa della squadra)»
Sara Tosi: “La Pro Patria deve essere gestita come un’azienda”
Non ha dubbi la terza donna della nuova Pro Patria, Sara Tosi, su quello che deve essere il percorso gestionale della società, ovvero di stampo aziendale.
«C’è un anno davanti e vogliamo prendere in considerazione possibili alleanze sul territorio; ciò sarà alla base della crescita di questa società. Chi vorrà rivolgersi alla Pro Patria sicuramente verrà preso in considerazione» sottolinea l’ad del main sponsor della squadra.
«Nel momento della necessità e del bisogno Patrizia ha avuto l’umiltà di chiedere aiuto – conclude Tosi -. Sarebbe stato un peccato enorme perdere una squadra importante come la Pro Patria, da qui la scelta di agire da collettore per fare in modo che la proprietà tornasse a casa. Sono stata contattata anche dopo l’iscrizione in Serie C ma i tempi serrati di quel momento non permettevano di riunire così tante persone».
Assist raccolto da Turotti e da Testa che hanno ricordato come già due ex tigrotti (Caprile e Pierozzi) siano a un passo dal salto di categoria, tra Bari e Fiorentina: «Sapere di poter associare il proprio marchio a un progetto serio come abbiamo dimostrato in questi anni non può che essere positivo per la propria azienda – questo l’invito della nuova, vecchia società -. Abbiamo sfiorato un incidente gravissimo, fortunatamente qualcuno ha portato ossigeno per salvare la vita della Pro Patria. Adesso Busto Arsizio non ha più alibi nel contestare quanto viene fatto per soddisfare le esigenze dei tifosi. Il supporto di questa nuova Pro Patria dipende anche da voi. Invito la città, gli imprenditori, gli amanti del calcio a farsi avanti: siamo tornati sulla strada giusta».
Fatta la società, iscritta la squadra, adesso sarà dunque il turno di completare la rosa con il calciomercato. Primo appuntamento già in settimana con l’annuncio del nuovo allenatore. Una volta svelato il nome in panchina, il puzzle della Pro Patria 2022/23 potrà finalmente la forma definitiva.
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