
Seicento gallaratesi a sostegno di un nuovo parco nell’area dei Fontanili
I promotori hanno usato lo strumento della petizione popolare, per riportare la proposta in consiglio comunale. E hanno raccolto il triplo delle firme certificate necessarie

Un nuovo parco suburbano per Gallarate, nell’area dei fontanili a Nord della città. Un parco da costruire in accordo con i Comuni vicini, certo, ma come prospettiva da concretizzare: lo chiedono seicento gallaratesi, i firmatari della petizione popolare promosso da Rita Morlino, sostenuta da tanti amici e dalla lista Obiettivo Comune Gallarate.

«Il risultato è stato ampiamente superiore alle aspettative» dice Rita Morlino, nella conferenza stampa convocata al Centro Parco del Monte Diviso, che secondo i promotori dovrebbe diventare una delle “porte” del nuovo parco. L’area naturale, in sé, esiste ovviamente già: è quella zona di bosco e aree umide che si sviluppa tra il Monte Diviso e la strada tra Crenna e Besnate.
Trent’anni fa – ai tempi della costruzione della contestata barriera dell’A26 – venne attrezzato con sentieri, recinzioni, osservatori per bird-watching. Negli anni le strutture si sono degradate, il volontariato ambientale si è rarefatto fin quasi a scomparire, si sono moltiplicati i casi di rifiuti abbandonati.
Contro tutto questo la petizione prevede di avviare un percorso per recuperare l’area, che comunque molti gallaratesi frequentano.
Molti l’hanno scoperto anche durante i lockdown: «La risposta dei cittadini è stata sorprendente» racconta Morlino «Avevamo l’impressione che la pandemia avesse fatto riscoprire questi luoghi e ne avesse fatto capire il valore. Non sbagliavamo: la risposta è stata entusiasta». Le duecento firme minime sono state raggiunte in poche settimane dall’avvio della raccolta a inizio maggio, a questa settimana invece si è arrivati a 600.
Ora la petizione popolare (strumento poco utilizzato, perché richiede un grande impegno) prevede che il tema vada in consiglio comunale entro 90 giorni dal deposito delle firme. I promotori intendono consegnarle in settimana – mercoledì – a presidente del consiglio e segretario comunale e quindi la proposta dovrebbe andare in aula entro settembre.
Non è la prima volta che se ne discute: «Una mia mozione sul tema era stata bocciata in consiglio comunale ma per motivi di metodo, non di merito, come più di una voce ha ricordato anche dalle file della maggioranza» dice Massimo Gnocchi, consigliere comunale di Obiettivo Comune Gallarate.
Ora la mobilitazione popolare dà più forza alla proposta. Già alla presentazione c’era anche il consigliere comunale Cesare Coppe (cajellese, di Città è Vita), mentre altri consiglieri hanno firmato la proposta.

La proposta prevede di aprire anche un canale con i Comuni di Besnate e Cavaria con Premezzo, nei cui confini ricade una parte del parco Fontanili. Che non esiste come soggetto giuridico, ma che è già individuato dalla cartografia definita trent’anni fa (nella foto: i promotori indicano la posizione del Monte Diviso rispetto alle aree dei fontanili).
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