
“Gite e spensieratezza, che le medie di Azzate ripartano con slancio”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una mamma che ha vissuto, insieme al figlio, tre anni alla Leonardo Da Vinci: "Mi auguro che i futuri alunni possano ricominciare ad avere ricordi di una scuola che attualmente ha dei professori altamente professionali"

Cara Azzate,
Ed ecco finalmente che nelle tue strade ci sono di nuovo in giro gruppi di ragazzi, risate, la voglia di stare di nuovo insieme, la voglia di viversi i migliori anni di gioventù.

Questi ultimi anni la pandemia ha impedito ai nostri ragazzi di scoprirsi e di viversi soprattutto negli anni di frequenza della scuola media, anni di passaggio da infanzia ad adolescenza, gli anni più difficile della crescita e di preparazione ad entrare nel mondo “dei più grandi”.
E allora mi chiedo …
Chissà se la nostra scuola tornerà ad essere quella che tutti noi conosciamo prima della pandemia: la scuola dove gli alunni di prima e di seconda facevano la settimana bianca e gli alunni di terza in gita a scoprire l’estero o la nostra fantastica nazione, dove il fine di questa esperienza va oltre la scoperta del territorio ma è l’accompagnare i ragazzi alla crescita, a staccarsi gradualmente dal nido familiare, affrontare con i propri compagni gli stessi timori e farsi coraggio.
Queste esperienze che restano un ricordo indelebile.
La scuola che organizzava la corsa campestre alla piana di Vegonno e i giochi sportivi che stimolano la sana competizione e la voglia di dare il meglio delle proprie possibilità.
La scuola che vuole incontrare i genitori e insieme collaborare in armonia e capire le esigenze delle nuove generazioni e migliorare la proposta formativa.
Allora mi auguro che, oltre al ricordo di una foto di classe, i futuri alunni possano ricominciare ad avere ricordi di una scuola che attualmente ha dei professori altamente professionali, che li prepara ad affrontare le difficoltà formative dello step successivo ma che li possa far crescere, attraverso momenti di forte aggregazione, per la preparazione emotiva e relazionare, cosa che ultimamente anche nei notiziari, noto che sia la carenza più grave negli nostri adolescenti.
E allora GRAZIE Azzate e che tutto possa ritornare come prima, anzi perché no anche meglio di prima, ma ricordando che il punto dove ci siamo fermati è il miglior punto di nuova partenza.
Lettera firmata
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