La carta costa troppo e Busto Arsizio dice stop allo spreco in Comune

Con una mozione della lista Antonelli si vuole ridurre l'uso spesso smodato e senza senso di carta nell'aula consigliare e in tutti gli uffici: "Usate la mail e gli strumenti elettronici. Stop alle stampanti ad personam"

archivio cartaceo

Il Comune di Busto Arsizio spreca troppa carta. Ora il prezzo aumenta e la produzione rallenta e così anche il consiglio comunale si è reso conto che è venuta l’ora di darci un taglio presentando una mozione presentata dalla lista Antonelli sindaco per ridurne l’uso, spesso, inutile e spropositato. Oltre a far bene alle casse di Palazzo Gilardoni, questa scelta farà bene anche all’ambiente.

In occasione di una seduta del Consiglio Comunale, i consiglieri tutti si sono espressi con preoccupazione nei confronti dell’instabile situazione di guerra nel territorio Ucraino che ha inciso, incide e continuerà a incidere su prezzi di produzione e fornitura di materie prime; i suddetti aumenti di prezzo hanno già rallentato la produzione di carta e imballaggi in aziende operative sul territorio italiano con conseguenti temporanee chiusure anche di alcune cartiere.

Considerato che gran parte delle stampe vengono abbandonate direttamente sui banchi consiliari al termine della commissione o del Consiglio in cui esse sono state trattate; sia sensato dare il nostro supporto, nonché esempio, nelle piccole pratiche quotidiane e ancor di più durante una seduta di Consiglio aperta al pubblico e trasmessa in diretta online.

C’è la volontà di indirizzare verso la “dematerializzazione” come uno degli elementi cardine del percorso di digitalizzazione dell’amministrazione comunale; il nuovo impianto installato all’interno della sala consiliare permette la visualizzazione a video di eventuali emendamenti proposti durante la seduta e/o di tutta la documentazione necessaria.

La comunicazione telematica ha raggiunto livelli di condivisione multi-piattaforma, così che ogni documento possa essere condiviso tramite messaggio di posta elettronica o conversazione digitale su applicazioni di uso comune sia sua smartphone, tablet o notebook.

Si impegnano, dunque, il sindaco, la giunta, i consiglieri comunali e gli organi amministrativi a farsi carico della decisione di porre un limite alle fotocopie atte alle comunicazioni ai consiglieri durante le sedute, ritenendo ad esempio adeguata la stampa di massimo un documento per gruppo consiliare, nella persona del capogruppo, che provvederà poi al passaggio tra i propri colleghi di gruppo, salvo particolari esigenze.

L’amministrazione potrà permettere a chi ne faccia richiesta, la possibilità per ogni consigliere, di utilizzare i propri apparati multimediali, ricevendo sugli stessi direttamente tutta la documentazione utile allo svolgimento della seduta, tramite messaggio di posta elettronica alla casella indicata come prioritaria per ogni persona; ad assumere comportamenti virtuosi e intraprendere una sensibilizzazione informale dei dipendenti verso il risparmio di carta, nonché una sollecitazione ad una maggiore attenzione al consumo di materiale cartaceo; a emanare una comunicazione di servizio, con decorrenza immediata, che imponga a tutto il personale dipendente l’assunzione di tali comportamenti virtuosi, prestando in particolar modo attenzione a incrementare l’uso della posta elettronica per diffondere e condividere documenti e gestire in rete l’archiviazione delle e-mail e della documentazione non soggetta, per legge, a obbligo di stampa.

Stop anche alla totalità delle stampanti “ad personam” che verranno sostituite con stampanti e fotocopiatrici
multifunzione collettive; verranno sensibilizzati gli uffici destinatari di atti, per la relativa istruttoria, ad archiviare e conservare gli stessi in formato originale, senza farne copie se non necessario.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Luglio 2022
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