Oltre 20.000 persone nei cinque giorni del Woodoo Fest a Cassano Magnago
Bilancio più che positivo quello tracciato dagli organizzatori che, oltre alla musica, hanno lavorato per iniziative a carattere ecologico. Una parte del ricavato verrà investito in alberi da piantare in provincia
Si è conclusa domenica scorsa la settima edizione di Woodoo Fest, l’appuntamento che si svolge presso l’area feste di Cassano Magnago per cinque giornate di musica, campeggio, workshop, natura e tanta energia positiva. Per gli organizzatori dell’associazione culturale Le Officine è il momento dei bilanci in vista del prossimo anno.
«È stato un ritorno fortemente desiderato per 2 lunghi anni e il risultato ha superato le nostre più rosee aspettative. Oltre 20mila persone sono arrivate per assistere agli show musicali di Massimo Pericolo, Ariete, Mace, Venerus, Myss Keta, Zen Circus e tutti gli altri protagonisti dei 5 giorni di festival nel bosco. È un successo senza precedenti, che ci infonde fiducia e motivazione per fare ancora meglio in futuro. Un traguardo simile è merito di sinergie fondamentali con l’amministrazione comunale di Cassano Magnago e importanti realtà del mondo dei concerti dal vivo come Shining Production».
«Oltre al lato artistico, quest’anno abbiamo lavorato moltissimo per costruire importanti collaborazioni di livello nazionale, una di queste è con RollingStone Italia , sfociata in un bellissimo contenuto che parla in modo innovativo e concreto di diversità e inclusività, attraverso i punti di vista di amici e artisti con background differenti. Desideravamo da tempo fare qualcosa di davvero concreto per l’ambiente e il nostro territorio. Per questo motivo, attraverso la nuova collaborazione con l’associazione Selvatica, una parte del ricavato verrà devoluto per finanziare l’acquisto di nuovi alberi da piantumare nel territorio della provincia di Varese»
«Ci sarebbero davvero tantissimi altri da ringraziare, ma vogliamo farlo racchiudendo nella sua totalità tutti coloro che il festival lo hanno sostenuto, vissuto e amato proprio come noi, da ogni singolo volontario dell’associazione che ha dato il massimo per rendere ogni dettaglio perfetto, fino a ogni partecipante del nostro pubblico. Possiamo dirvi che mai come quest’anno abbiamo sentito l’affetto di centinaia, migliaia di persone stringersi attorno a questo “festival di provincia”, che ormai, dati alla mano, di sola provincia non è. Dalla Sicilia alla Sardegna persone di tutte le età ci scelgono per trascorrere giornate di spensieratezza, socializzazione, aggregazione, libertà e lo fanno nel modo più educato e responsabile che un festival può meritarsi. A prova di questo è stata l’incredibile pulizia e l’ordine costanti di tutte le aree dell’evento, frutto di una nostra sensibilizzazione, ma soprattutto della profonda coscienziosità del nostro pubblico. Si chiude un Bosco, è ora di coltivarne un altro. Sì, siamo già lì con la testa, non diciamo l’anno perchè abbiamo imparato che la scaramanzia non fa mai male, ma i lavori sono cominciati. Lo faremo con tanti compagni di viaggio, con cui abbiamo già condiviso idee, pazzia, coraggio, duro lavoro e soddisfazioni impareggiabili.
Tutti insieme siamo un festival molto bello, unico e prezioso, per questo lo facciamo»
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