Omicidio Fabozzi, ancora carabinieri nella corte di Malnate
Ulteriori approfondimenti per le indagini sull’uccisione della pensionata. Il sindaco: “Cittadini perplessi e ancora scossi dall’accaduto”. Ancora presto per i funerali
Nella tarda mattinata di mercoledì i carabinieri del nucleo investigativo di Varese assieme ai colleghi della rete territoriale dell’Arma hanno eseguito un ulteriore accesso nella corte di Malnate, in pieno centro storico, dove venerdì scorso è stato rinvenuto il cadavere di Carmela Fabozzi, la pensionata di 73 anni trovata nella sua abitazione nel tardo pomeriggio del 22 luglio dal figlio, che ha dato l’allarme.
Ai due elementi su cui le indagini si incardinano, vale a dire la sparizione del cellulare e l’identikit del sessantenne che andò a cercare la donna nella corte di via Sanvito, potrebbero aggiungersi altri fattori per ricostruire il quadro di quello che a tutti gli effetti è un omicidio. Per esempio le analisi del materiale biologico repertato sul posto dalla Rilievi, o i tabulati telefonici. Non è escluso che il nuovo accesso da parte degli investigatori sia oggi consistito nell’ulteriore ascolto di condomini e residenti per arricchire le sommarie informazioni testimoniali finora raccolte, come quelle delle persone con la quali la donna aveva contatti frequenti, quasi quotidiani: bar, fiorista, fornaio e tutti gli altri luoghi oggetto di possibile frequentazione della donna. Un punto fermo è la morte violenta della donna, quanto risulta dall’autopsia «correttamente interpretata dagli articoli di stampa che hanno descritto in maniera efficace la causa del decesso, cioè i due traumi alla testa», specifica l’avvocato Marco Antonini incaricato dal figlio della vittima di seguire gli atti procedurali in qualità di parte offesa.
Il legale non ha avuto alcun contatto con la magistratura inquirente fuori dal conferimento dell’incarico per l’esecuzione dell’autopsia i cui risultati ufficiali arriveranno compatibilmente coi tempi tecnici di esami di questa natura. «Altro non aggiungo, vista la precisa richiesta comunicatomi dal mio cliente, che è ancora sotto shock per l’accaduto e vuole allentare la pressione mediatica», ha spiegato l’avvocato Antonini. Pressione mediatica che è pubblico interesse e non può venir meno per la gravità di un fatto di questa portata: l’omicidio di una donna sola che si sentiva al sicuro nella sua abitazione tanto da tenere spesso la porta d’ingresso aperta per combattere il caldo, senza la paura di avere visite indesiderate.
«In città sono tutti molto perplessi, soprattutto i residenti nella corte. I vicini di casa della vittima appaiono ancora oggi molto scossi. Le persone più colpite sono i vicini della signora perché è una zona molto tranquilla dove tutti si conoscono, si lasciano persino le automobili aperte», ha spiegato il sindaco di Malnate Irene Bellifemine che ha confermato che non sia ancora stata fissata la data dei funerali di Carmela Fabozzi. Il figlio della vittima – conferma il legale – rimane in Svizzera. Le indagini condotte dal pubblico ministero Valeria Anna Zini sono coordinate dal procuratore Daniela Borgonovo.
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