PiùGallarate sulle unioni civili: “Piena uguaglianza davanti alle coppie omosessuali”
"Siamo convinti che il riconoscimento di una famiglia senza distinzioni di sesso sia l'immagine di una società libera, aperta e democratica", sostengono. E chiedono uno spazio dedicato alle unioni civili all'interno dello spazio comunale
«Il fatto che l’assessore dica che sono pochi i numeri delle unioni civili denota che le minoranze per lei non hanno importanza»: con queste parole Più Gallarate, il gruppo consiliare rappresentato dalla consigliera comunale Sonia Serati, si inserisce nella polemica tra Arcigay Varese e l’assessora ai Servizi comunali, Stefania Picchetti.
Arcigay: “Gallarate non è un posto inclusivo”
Ma facciamo un passo indietro: l’assessora ha detto a “La Prealpina” che le unioni civili, tutelate dal 2016 dalla legge Cirinnà, sono «un’esigenza più della politica che delle persone», che in città dal 2019 sono state sette.
Affermazione che ha scatenato l’attacco di Giovanni Boschini, presidente di Arcigay, definendo quanto asserito da Picchetti «abbastanza scandalose. Il basso numero di unioni civili non mi stupisce: non è perché la legge non serve ma perché le persone non reputano Gallarate un posto inclusivo».
“Piena uguaglianza formale e sostanziale”
La lista di Serati si schiera a fianco delle minoranze: «Anche se fosse solo un cittadino a richiedere la celebrazione, questo dovrebbe avere lo stesso peso di cento. Forse si tratta di una fascia di elettorato che non è rappresentata dalla maggioranza, noi invece ci sentiamo rappresentativi di tutti i cittadini. Senza indugio saremo lieti di accompagnare le future famiglie gallaratesi verso il riconoscimento legale della loro unione d’amore».
Il motivo di questa presa di posizione è alla base della loro idea di città inclusiva, «dove chiunque possa camminare a testa alta e senza paura, con l’orgoglio per la propria identità e per quella della persona che ama. Noi crediamo nel matrimonio egualitario, nella genitorialità, nei diritti della persona e della famiglia; crediamo nel vincolo dell’amore, vogliamo un reale contrasto all’omobilesbotransfobia attraverso l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione sessuale ed affettiva nelle scuole».
Pertanto, il gruppo di Serati chiede «la piena uguaglianza formale e sostanziale davanti alle coppie omosessuali, con proposte volte al riconoscimento di diritti concreti ed esigibili da qualsiasi cittadino. Siamo convinti che il riconoscimento di una famiglia senza distinzioni di sesso sia l’immagine di una società libera, aperta e democratica».
Infine, il coordinatore Matteo Intermite propone di adibire uno spazio del palazzo comunale alla celebrazione delle unioni civili, al fine di «migliorare lo spirito di servizio e inclusivo verso i cittadini gallaratesi», oltre a dedicarvi un luogo a «tempio laico e civico, simbolo di democrazia e libertà».
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