Dal Verbano al Ceresio: meraviglie da scoprire tra valli e lago, a due passi da casa
Non bisogna andare poi tanto lontano per godere di angoli incontaminati e vedute da fiaba, per ascoltare storie suggestive, per toccare la storia con mano o provare sapori nuovi
Il tour Vaingiro questa settimana ha incontrato borghi meravigliosi per lo più affacciati sul lago, sorprendendosi ad ogni passo, accarezzando la semplicità dei luoghi e apprezzando la gentilezza della comunità.
Un viaggio tra la storicità e la bellezza dei luoghi della Val Veddasca e Val Dumentina, e le potenzialità turistiche ed economiche di piccole cittadine al confine elvetico come Lavena Ponte Tresa e Cremenaga.
Un lungo percorso che ha visto protagonisti Maccagno con Pino e Veddasca, Dumenza, Curiglia con Monteviasco, Tronzano, Agra, Cremenaga e Lavena Ponte Tresa: dal lago Maggiore al lago Ceresio, dalla “valle” alla “città”, a due passi dalla Svizzera. Tutti comuni affacciati al “mondo” con un patrimonio culturale e sentieristico importante che ci hanno fatto capire che non bisogna andare poi tanto lontano per godere di angoli incontaminati e vedute da fiaba, per ascoltare storie suggestive, per toccare la storia con mano o provare sapori nuovi.
MACCAGNO CON PINO E VEDDASCA
Maccagno è una splendida cittadina che affaccia sul Lago Maggiore con tutta la sua potenzialità naturale e paesaggistica, tra cui una lunga spiaggia, un parco sul torrente Giona, un porticciolo, un suggestivo lungolago e molti edifici che ricordano la privilegiata storia di questo comune. Maccagno però non è solo questo, nel 2014 si è fuso con il comune Veddasca e quello di Pino, altre due località di una straordinaria bellezza ancora però poco conosciute. Se Pino grazie alla sua posizione, alle seconde case di turisti appassionati e di frontalieri continua a vivere, la Veddasca soffre del graduale spopolamento che ha vissuto negli anni. Un angolo di paradiso ancora troppo inesplorato che ospita punti panoramici mozzafiato, alpeggi e tante possibilità per chi vuole godersi il territorio a piedi o in bici. E’ emerso come chi ha un’attività nei paesini viva il proprio lavoro come una vera e propria “missione”. Lo ha raccontato Flavio, dell’agriturismo Pian du Lares ad Armio: «Mantenere un’attività in un territorio così svantaggiato e “difficile” dà la soddisfazione di dare lavoro a persone che scelgono di vivere qui», e lo ha ribadito Laura Locatelli, che gestisce il solo negozietto di alimentari della Veddasca: «Lavorare qui in montagna sicuramente non mi farà arricchire ma ormai è diventata una vocazione».
TRONZANO LAGO MAGGIORE
Tronzano è un piccolo borgo che guarda fiero il Lago Maggiore, poco distante dal lago Delio. E’ stata una grande sorpresa, soprattutto per la storia che conserva e che pochi conoscono. È in corso l’ampliamento – in senso contenutistico – di una piccola biblioteca al cui interno verranno inseriti nuovi saggi e libri che raccontano la storia del paese e dei personaggi che ci hanno abitato. Tra questi il famoso letterato Dario Fo che sembra aver fatto proprio qui a Bassano, frazione di Tronzano, la quinta elementare. Curioso è stato anche scoprire la presenza sul territorio di un piccolo museo etnografico, che racconta sì la storia del borgo ma intrecciata a quella della famiglia Sartorio-Banfi: da generazioni e generazioni abitanti di Tronzano. A crearlo fu un Banfi 10-15 anni fa e la cosa sorprendente è che anche dopo la sua morte, la moglie, la figlia e la nipote continuano a curarlo e ad aprilo al pubblico su richiesta.
AGRA
Un piccolo quieto borgo posto sopra Dumenza, famoso per i suoi sentieri comunemente chiamati “Giro del Sole” e “Giro della Luna”: due percorsi che si snodano attraverso un bosco di castagni e faggeti e che offrono una vista molto ampia sul Lago Maggiore e su tutte le montagne e colline circostanti. Effimero però ridurlo solo a questo: il comune di Agra ospita anche tanti eventi culturali e il suo parco daini, luogo di ritrovo per famiglie e bambini, risplende per l’accuratezza con cui è stato costruito e l’impegno con cui quotidianamente viene rinnovato: come la nuova recinzione, realizzata con i disegni dei bambini a cui era stato chiesto di raccontare la propria Agra. Qui si trova anche la prima chiesa costruita in valle, la chiesa di “Santa Maria e San Giuseppe”.
DUMENZA
Terra di grandi artisti e personalità eclettiche – come Bernardino Luini, Vincenzo Peruggia e Raffele Casnedi – che nasconde segreti che non saranno mai svelati. Stiamo parlando di Dumenza, un borgo che si trova anch’esso al confine con la Svizzera e completamente immerso nel verde. Così verde che la Val Dumentina viene anche chiamata Valle Smeralda. Dumenza è testimone di grande storia e presenta strade scavate nella roccia che ci ricordano quanto fosse dura la vita solo cento anni fa. È il luogo perfetto per lunghe passeggiate e tra le vie del paese – in particolare nella frazione di Runo – nasconde diversi dipinti murali realizzati da artisti locali che rappresentano la memoria storica del borgo. Nella frazione di Pradecolo, a 1000 metri di quota, si trova anche il Monastero Benedettino della SS. Trinità: un sicuro approdo per il viandante in cerca di ristoro e pace.
CURIGLIA CON MONTEVIASCO
Il paese si trova “aggrappato” sul fianco di una collina ed è formato da quelli che un tempo erano due comuni, Curiglia e Monteviasco. In questo borgo è quasi rimasto tutto come un tempo: le case in pietra, un antico mulino, le piccole piazze, le persone che si trovano per parlare e i giovani che dai 16 ai 30 anni escono insieme. Un luogo in cui si decide di andare e dove abbiamo incontrato Elsa, una signora belga che ha deciso di aprire un B&B – “Casa Viola”, l’unico del paese – proprio qui a Curiglia: «Nel paese più bello del mondo». Con Piero e Monteviasco, Curiglia è meta di mete imperdibili per gli amanti della natura e della storia. Monteviasco dal 2018, dopo l’incidente che ha fermato la piccola funivia, purtroppo è accessibile solo tramite una mulattiera di 1442 gradini ma anche qui è come se il tempo si fosse fermato: le case sono basse e ricoperte di piode, i balconi in legno e le stradine strette ed ombreggiate.
CREMENAGA
Quando si parla di Cremenaga si pensa al “paese dove non batte mai il sole”, ma in realtà è molto, molto di più. È prima di tutto comunità, servizi, sostenibilità e, nonostante il rumoroso passaggio dei frontalieri alla mattina – poiché comune situato vicino alla dogana – di tranquillità. Il centro storico è molto suggestivo e da qui partono diversi sentieri immersi nel verde che portano fino a Sette Termini, e la “Via degli Ebrei”, che da Cremenaga si congiunge alla “Via del Mulino” fino a Creva di Luino.
LAVENA PONTE TRESA
È una piccola cittadina che sorge sulla sponda occidentale del lago di Lugano, si affaccia sul bel lago Ceresio e rappresenta un punto di passaggio doganale molto utilizzato. Lavena Ponte Tresa, definita come “paese di lago”, offre davvero molti servizi ma è anche meta turistica per chi ama il relax, l’arte e la bellezza. Se il centro è davvero ben servito e con un gran numero di attività commerciali, molte delle quali storiche, un’altra vasta parte del paese è invece interamente naturalistica. Sul territorio, infatti, si possono trovare una bella passeggiata completamente immersa nel verde e una ciclopedonale cui il percorso riprende la vecchia tranvia dismessa nel ’55. Fiore all’occhiello del paese è sicuramente il lungo lago che si configura anche come sentiero dell’arte ed è il naturale punto di inizio della Via Francisca del Lucomagno, antico cammino longobardo di cui il tratto italiano parte proprio da qui.
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