Giacomo Sansone lascia il posto di presidente del Consiglio Comunale di Malnate per motivi di lavoro

Era consigliere comunale da sei anni, andrà a ricoprire il ruolo di segretario comunale presso tre comuni della provincia

La composizione del Consiglio Comunale di Malnate

Dopo oltre sei anni, da domani Giacomo Sansone non sarà più un Consigliere del Comune di Malnate e, di conseguenza, cesserà anche dalla carica di Presidente del Consiglio comunale.

Le ragioni che hanno portato a tale decisione, difficile e sofferta, sono di matrice esclusivamente lavorativa. Da domani, infatti, inizierà per lui una nuova vita professionale di segretario comunale presso tre comuni della provincia di Varese.

L’incarico di Segretario comunale in piccoli Comuni, nella fascia d’accesso alla carriera, porta con sé possibili responsabilità aggiuntive dovute alla carenza di personale negli Enti di destinazione e queste responsabilità sono, purtroppo, incompatibili con la permanenza all’interno del Consiglio di un Comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, quale è Malnate.

«A lui – si legge nel comunicato del Comune di Malnate – va il ringraziamento di tutta la Giunta Comunale e dei gruppi di maggioranza che compongono il Consiglio. Giacomo è stato un esempio virtuoso di come la passione, la dedizione e la competenza siano elementi imprescindibili, al fine di ottenere il meglio per la propria comunità».

Il sindaco Maria Irene Bellifemine ha dichiarato: «Con le sue dimissioni perdiamo una figura che è stata fondamentale in questi anni. In bocca al lupo a Giacomo per il suo futuro lavorativo, certi che il suo sarò solo un arrivederci, e che potremo continuare a contare su di lui e sul suo prezioso sostegno».

Lo stesso Sansone ha inoltre aggiunto: «Pensavo e speravo di avere più tempo a disposizione per riflettere, per soppesare adeguatamente i carichi di lavoro che mi attendono nel futuro e i carichi di una famiglia in via d’espansione. Non è stato così e me ne rammarico, ma le responsabilità non possono e non devono essere scansate. Non credo di avere sprecato questi sei anni, ma di averli messi a frutto coniugando la passione politica allo studio, riuscendo così a mettere a frutto quanto appreso per superare un concorso difficile. Sicuramente, c’era il margine per proseguire e per migliorare l’impegno per Malnate. Purtroppo, il disegno che mi riguarda è ancora in divenire e si sa che, nella vita, arrivano momenti in cui occorre fare delle scelte drastiche, ancorché dolorose. Questo è uno di quei momenti. È stato un onore potere servire le istituzioni, la Città di Malnate e i suoi abitanti. Altrettanto mi impegno a fare, da domani, per l’Italia e per i Comuni in cui presterò servizio in un nuovo ruolo».

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Pubblicato il 31 Agosto 2022
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