A Gazzada Schianno la fibra “taglia” i dossi nuovi. “Finiti i lavori l’azienda sistemerà la strada”
"I due dossi appena rifatti sono costati 7500 euro l'uno", dice Minonzio dell'opposizione. L'amministrazione replica: "La società provvederà al ripristino del suolo pubblico manomesso"
Arriva la fibra a Gazzada Schianno e i dossi, appena realizzati in via Italo Cremona, vengono tagliati per far passare i cavi.
Qualche cittadino ha sollevato perplessità in merito alla tempistica dei lavori di posa della fibra: non si poteva prima operare sui canali scavati nella sede stradale e poi rifare i dossi? Se l’è chiesto anche il consigliere di minoranza Alfonso Minonzio: «Sappiamo che l’amministrazione comunale ha speso 15 mila euro per due dossi, 7500 l’uno, solo pochi mesi fa. Adesso sono stati rimossi per interrare i cavi: ma che senso ha? Possibile che non ci sia mai un minimo di programmazione? A questo si aggiunge che il paese è poco curato: ci sono erbacce ovunque, i cestini dei rifiuti sono sempre stracolmi. Adesso anche questa storia dei dossi. Quindicimila euro dei cittadini gettati al vento».
Non si poteva fare diversamente – spiega, invece, l’amministrazione Trevisan: i dossi avevano bisogno di manutenzione urgente e quindi non era possibile procrastinare l’intervento, inoltre l’azienda che sta mettendo la fibra dovrà risistemare la strada, appena avrà collocato i cavi.
«La società che sta realizzando i lavori di installazione della fibra ottica dovrà provvedere al ripristino del suolo pubblico manomesso così come previsto dalle autorizzazioni rilasciate dall’ufficio tecnico – spiega la giunta-. Si evidenzia che i dossi che sono stati rifatti in via Italo Cremona versavano in condizioni precarie ed una loro sistemazione era necessaria per garantire la sicurezza stradale.
Abbiamo comunque provveduto a stilare un elenco delle strade e dei marciapiedi che necessitano di interventi, al fine di poter sovrapporre le esigenze manutentive con i progetti di realizzazione delle nuove reti tecnologiche. Questo strumento consentirà di limitare quanto possibile le interferenze degli interventi comunali con quelli dei gestori dei servizi pubblici».
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Con la fibra stanno devastando le strade d’italia. Lasciano solchi aperti per mesi, molto pericolosi per le bici e le moto, poi se va bene rappezzano, oppure ci schiaffano dentro del cemento rosa alla bene e peggio.
é poi assurdo che si vedano strade rifatte pochi giorni prima venire scavate per posarci la fibra, in svizzera mai visto niente del genere, organizzazione zero.
Che manchi organizzazione è vero, ma finchè di amministratori non se ne creano di migliori sarà sempre così. E noi cittadini ci lamentiamo per professione, fa parte delle cosiddette libertà di un paese democratico, lo sfogo è concesso. In passato è persino accaduto che i lavoratori delle cave avessero detrazioni sulla paga in cambio della concessione del potersi lamentare, il che recava grande sollievo. L’impressione è che in paese democratico ci si lamenta e non cambia nulla, in un paese con una dittatura ti lamenti e vai in vacanza gratis per lunghi periodi. E poi basta con questi maledetti dossi togliamoli tutti dal primo all’ultimo non servono a nulla di veramente pratico, e alcuni sono fuori norma Europea (si c’è anche una legge per regolamentare i dossi!).