“Che fine ha fatto la commissione sanità di Gallarate?”
Il silenzio sull'ospedale rischia di "allontanare i restanti medici operanti all'interno delle mura del Sant'Antonio Abate". E chiede di programmare una nuova data per la commissione
«Oggi, a distanza di cinque mesi, non possiamo che definirci allarmati per la mancanza di aggiornamenti e previsione di nuovi incontri». A parlare è Michele Bisaccia, consigliere del gruppo di minoranza della civica di Margherita Silvestrini in consiglio a Gallarate, che lamenta la non convocazione della commissione Sanità da maggio.
«Siamo consapevoli che le problematiche della sanità affliggano l’intero paese e che la voce di Gallarate sia assai debole in regione, tuttavia siamo fortemente convinti che un prolungato silenzio sia la strada più immediata per impoverire ulteriormente i servizi sanitari territoriali e allontanare i restanti medici operanti all’interno delle mura del Sant’Antonio Abate», continua il consigliere che, oltre ad essere medico di base, partecipa alla commissione Sanità.
La commissione Sanità
La delibera per l’istituzione della commissione Sanità, che ha come tema l’ospedale unico Busto Arsizio-Gallarate e il futuro dell’area del Sant’Antonio Abate, è stata votata dal consiglio comunale a febbraio: è composta da dieci consiglieri comunali, dieci esperti delegati scelti dai consiglieri e da cinque membri “laici” per offrire un confronto attivo tra il Comune, Asst Valle Olona e Regione Lombardia.
«Al primo incontro, il 3 aprile, il direttore generale di Asst Eugenio Porfido ha ammesso, in linea con quanto accade alla nazione, una previsione di progressiva riduzione del personale e conseguente perdita di servizi. Molti membri della commissione sono rimasti naturalmente scossi dalla dichiarazione e ancora più dall’assenza di una concreta soluzione al problema», continua Bisaccia.
La commissione Sanità di Gallarate si prepara alla rigenerazione del Sant’Antonio Abate
A fine maggio i membri della commissione hanno incontrato il direttore socio-sanitario di Asst Valle Olona, Marino Dell’Acqua, per discutere sull’utilizzo degli spazi dell’ospedale gallaratese una volta attivato quello a Beata Giuliana: «Le ipotesi avanzate dal dirigente non hanno convinto le differenti forze politiche, arrivando a definire raffazzonato il progetto di riqualificazione del padiglione Boito».
«Chiediamo quindi che – conclude Bisaccia – il sindaco Andrea Cassani voglia utilizzare con adeguata cadenza la commissione speciale Sanità (anche da lui voluta) per dare a Gallarate quantomeno la voce che merita».
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