Una festa sul Lago di Varese per i cento anni della Cooperativa dei Pescatori
Una festa e un libro per raccontare l'incredibile storia di generazioni che hanno intrecciato le loro vite con quelle del Lago di Varese
Se c’è una cosa che può competere con l’importanza delle ghiacciaie di Cazzago Brabbia è la storica Cooperativa dei Pescatori del Lago di Varese, che giunge quest’anno all’importante traguardo dei cento anni della sua fondazione.
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La storia dei pescatori del lago è la storia delle sponde, delle acque e del paesaggio di questo territorio che assume oggi un valore inestimabile. Oltre cento anni di sacrifici, che cominciarono con un mutuo di 500mila Lire per acquistare il diritto di pesca. Se dovessimo paragonarlo al valore di oggi sarebbero oltre 4 milioni di Euro che impegnava gente modesta tenace nell’intraprendere quell’enorme sacrificio per lavorare e sfamare le proprie famiglie.

Una vera e propria festa popolare in riva al Lago al porticciolo di Cazzago Brabbia, domenica 16 ottobre, è stata l’occasione per rendere omaggio alla memoria dei pescatori che in questi anni sono stati i custodi del Lago e presentare il volume “Il secolo breve della cooperativa dei pescatori del Lago di Varese” scritto da Amerigo Giorgetti con un contributo di Tiziana Zanetti e la prefazione di Giancarlo Giogetti.
I pescatori furono i veri e propri custodi del lago ma anche i primi testimoni dei cambiamenti dovuti all’inquinamento. Nella memoria di tutti vi è il luglio del 1964 quando assistettero alla grande moria di alborelle. Il Presidente della Cooperativa Gianfranco Zanetti ha ricordato con grande commozione il grande lavoro di questi anni e lo storico presidente Natale Giorgetti.
Tiziana Zanetti, co-autrice del libro, ha ricordato quanto sia importante ascoltare il racconto di chi ha vissuto il patrimonio culturale e paesaggistico, perchè aiuta a riempirlo di significato e a comprendere quanto la vita della cooperativa abbia incrociato la storia del territorio.

Durante la presentazione un omaggio alla Cooperativa è stato consegnato direttamente da Fabio Perrone, Direttore attività culturali dell’Accademia di Cremona, perchè come ha affermato “Musica e pesca non sono parole molto lontane. I pescatori cantavano per dare ritmo alle regate, le donne cantavano per salutarli, molti erano i pescatori che costruivano strumenti musicali”. A seguire la testimonianza di Franco Ponzellini della Fondazione Ponzellini da sempre vicino ai pescatori e al loro lavoro.
Commosso anche il ricordo di Daniele Bossi uno degli ultimi pescatori professionisti, erede di una tradizione secolare, scomparso prematuramente nel 2019.
Al taglio della torta tanti amici, autorità e Sindaci dei paesi del lago.
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