Trame di storia e fede nel velo funebre del cardinale Branda che torna, restaurato, a Castiglione Olona

Giovedì 17 novembre alle 16 verrà presentato con una conferenza il restauro del velo, rientrato al Museo della Collegiata dopo quattro mesi di esposizione a Napoli, nella nuova sede delle Gallerie d'Italia

Castiglione Olona, il velo funebre del Cardinale

Il 13 giugno 1935, alla presenza di molte autorità e giornalisti, in un clima di curiosità e commozione, fu aperto il sepolcro del cardinale Branda Castiglioni. Un’operazione delicata, non solo dal punto di vista logistico, che regalò più di una sorpresa. Tra queste il velo funebre del cardinale, che ora torna, restaurato, a Castiglione Olona.

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Castiglione Olona – Il velo funebre del cardinale Branda 4 di 14

Giovedì 17 novembre alle 16 verrà presentato con una conferenza il restauro del velo, rientrato al Museo della Collegiata dopo quattro mesi di esposizione a Napoli, nella nuova sede delle Gallerie d’Italia, nella mostra “Restituzioni 2022.Tesori d’arte restaurati”.

Laura Marazzi, conservatrice del Museo, introdurrà l’argomento raccontando la ricognizione nella tomba del cardinale e la storia del suo velo funebre: «Riannodare le trame di quello storico momento – dice – aiuterà a ricostruire le vicende intorno al velo, finora trascurato dagli studi».

A Milena Gigante, restauratrice di Open Care Milano che ha lavorato sull’opera, sarà affidata la relazione principale: “Il restauro del velo: analisi e intervento”. Un percorso per immagini illustrerà le operazioni condotte, le difficoltà incontrate e le sfide superate.

«E’ stata necessaria grande cautela per la delicatezza del buratto, esile supporto per il ricamo in seta con losanghe e fiori, il cui consolidamento ha garantito la sopravvivenza dell’intero manufatto – spiega la restauratrice – In particolare il bordo del velo, costituito da fiori e foglie in lino intagliato, ha richiesto una cura attenta perché gli elementi decorativi erano attorcigliati su sé stessi e i filati metallici, fissati con seta a seguire il disegno, erano in parte scomposti e slegati: disteso il bordo e ricuciti nella corretta posizione i filati, è scaturita una nuova e sorprendente leggibilità».

Il restauro del velo è stato diretto dalle funzionarie della Soprintendenza competente Tania De Nile, Benedetta Chiesi e Sonia Segimiro, in accordo con l’ufficio Beni culturali della Diocesi di Milano, ed è avvenuto nell’ambito del progetto “Restituzioni” di Intesa Sanpaolo.

Grazie alle analisi condotte, alle conoscenze acquisite in sede d’intervento, agli studi da esso favoriti, è stato possibile consegnare nuovi elementi ai ricercatori del futuro, nello spirito del progetto Restituzioni.

“Restituzioni”, il programma di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale che Intesa Sanpaolo conduce in collaborazione con il Ministero della Cultura, non finanzia infatti solo il recupero di opere egregie, esposte poi in importanti mostre, ma promuove anche lo sviluppo della ricerca, con pubblicazioni che restano disponibili gratuitamente online (Velo funebre del cardinale Branda Castiglioni – Restituzioni).

La presentazione del restauro del velo si inserisce perfettamente nel primo anno del Sesto Centenario della Collegiata, in cui molteplici sono state le occasioni per raccontare il suo fondatore: l’esposizione del curriculum vitae di Branda Castiglioni, mai prima visibile al pubblico; il restauro del calco della lastra tombale del cardinale, con il suo vero volto, termine di paragone imprescindibile per individuare altri ritratti; la presentazione del libro sul cardinale di Tino Foffano, principale studioso di Branda; lo spettacolo teatrale nell’ambito del Palio dei Castelli, organizzato dalla Pro Loco di Castiglione Olona, dedicato al “sogno” di Branda Castiglioni che volle costruire la Collegiata, ma anche trasformare tutto il borgo nella prima città ideale dell’Umanesimo; l’emozionante ascolto in Collegiata di musiche dei più celebri compositori del Quattrocento, tra i quali Dufay con il Nuper rosarum flores, sentito dal cardinale stesso durante la sua prima esecuzione, avvenuta a Firenze nel 1436.

La presentazione, a ingresso libero e gratuito, si svolgerà presso la Nuova Scolastica del Museo della Collegiata, in via Cardinal Branda 1.

Nella galleria: foto prima del restauro Franco Canziani; foto durante Open Care; foto post restauro Paolo Vandrasch.

Apertura del 1° novembre

Martedì 1 novembre il Museo effettuerà un’apertura straordinaria (10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00). La festa di Ognissanti sarà occasione per ammirare le storie dei santi Stefano, Lorenzo, Giovanni Battista, affrescate in Collegiata e Battistero da Masolino da Panicale, Paolo Schiavo e Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta.

Orario invernale (dal 1 ottobre al 31 marzo)

Da mercoledì a sabato 9.30 – 12.30 / 14.30 – 17.30

Domenica e festivi 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00

Martedì apertura su prenotazione per gruppi – Lunedì chiuso

Ultimo accesso mezz’ora prima della chiusura

Modalità accesso: prenotazione obbligatoria solo per gruppi (> 10 persone); mascherina raccomandata negli spazi ridotti (Battistero e Museo).

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Pubblicato il 27 Ottobre 2022
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