Un libro per celebrare i cento anni della Cooperativa dei Pescatori, la presentazione a Cazzago Brabbia
Un evento domenica 16 ottobre alle ore 15 al Lago di Piazza (in caso di maltempo presso l'oratorio del paese) in occasione dell'uscita de "Il secolo breve della Cooperativa dei Pescatori del Lago di Varese"
La Cooperativa dei Pescatori del lago di Varese nasce nel febbraio del 1922 con l’acquisto del diritto esclusivo di pesca dal conte Ettore Ponti per una cifra di cinquecentomila lire.
Le cose, da allora, sono cambiate parecchio. A vivere di pesca sul Lago di Varese, sono pochi storici pescatori, che in barca hanno trascorso la loro vita. Cosa ne sarà di un antico mestiere nessuno può saperlo, e a decidere il destino dei pescatori non è solo la qualità delle acque, come ben ha spiegato Ernesto Giorgetti in occasione, il 2 luglio 2022, dell’apertura alla balneabilità del Lago di Varese, ma anche la capacità di tornare ad essere “uomini visibili”, lavoratori da tutelare e salvaguardare.
A raccontare i cento anni di storia della cooperativa è il libro “Il secolo breve della Cooperativa dei Pescatori del Lago di Varese” che sarà presentato domenica 16 ottobre alle ore 15 al Lago di Piazza di Cazzago Brabbia (in caso di maltempo presso l’oratorio del paese).
All’evento saranno presenti oltre agli autori del volume, edito da Mimesis, Amerigo Giorgetti e Tiziana Zanetti, della quale si legge un contributo, oltre a Mauro Zanetti, che ha firmato gli scatti fotografici in mostra quel giorno alla darsena.
Sarà un momento di riflessione e di festa per celebrare il centenario della cooperativa, e sarà possibile ascoltare gli interventi del presidente Gianfranco Zanetti e dei soci della Cooperativa.
È questa la prima di una serie di iniziative volte a celebrare i cento anni della Cooperativa.
IL LIBRO
Il secolo breve della Cooperativa dei Pescatori del Lago di Varese rappresenta l’ultimo capitolo di una storia dei laghi varesini raccontata per l’ultimo millennio e che ha la sua definitiva conclusione con la pesca novecentesca. Il pescatore-contadino alle dipendenze dei proprietari delle rive si trasforma nel Novecento in pescatore professionista, con la formazione di una Cooperativa proprietaria dei diritti di pesca. La pesca non è più un lavoro che integra l’economia agricola, ma diventa un’attività unica ed esclusiva.
Questa radicale trasformazione della società e dell’economia locale ha la breve durata di tre generazioni e si conclude alla fine del secolo con la scomparsa sia dei contadini, sia dei pescatori, dopo il devastante inquinamento del lago e la provvisoria industrializzazione del secondo dopoguerra. Questa crisi epocale lascia aperte alcune domande sul prossimo futuro del territorio varesino, alle quali è possibile rispondere solo con il recupero del recente passato, che però sta per essere dimenticato
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