Busto Arsizio raccoglie dati sugli spostamenti, per il futuro Piano Mobilità Sostenibile
L'amministrazione ha aderito al bando “Smart Mobility Data Driven” pubblicato dalla Regione Lombardia, che sarà utile anche per il Pums
La giunta di Busto Arsizio, su proposta dell’assessore Loschiavo, ha aderito alla manifestazione di interesse per iniziative innovative di “Smart Mobility Data Driven” pubblicata dalla Regione Lombardia allo scopo di finanziare progetti che promuovano soluzioni innovative che, attraverso la raccolta di dati, offrano ai cittadini l’esperienza di una mobilità facilmente accessibile, sicura e sostenibile.
L’Amministrazione parteciperà alla manifestazione di interesse con un progetto predisposto dal Comando di Polizia locale, denominato BAMobility Data Driven, che prevede che l’ Amministrazione si doti di uno strumento in grado di raccogliere ed aggregare le informazioni dei dati di mobilità dei cittadini nei loro spostamenti, in particolare quelli casa – lavoro e casa – scuola, al fine di delineare la programmazione delle azioni da intraprendere per consentire l’attuazione delle migliori soluzioni e degli interventi per la mobilità e per le persone nell’ottica dell’attuazione della Smart City.
La raccolta dati sarà utile anche alla predisposizione del Piano della Mobilità Sostenibile (PUMS) di cui l’ente si doterà in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (dieci anni).
A proposito di mobilità sostenibile, l’assessore Loschiavo oggi e domani è in missione a Bruxelles, nell’ambito del “Progetto Europa Lombardia Enti Locali 21-27 – Strumenti partecipativi multilivello per una nuova stagione di fondi europei”. La sua partecipazione ai momenti di approfondimento relativi alla missione 3 “Ambiente e Mobilità”, gli permetterà di acquisire, oltre a maggiori conoscenze delle questioni connesse all’economia circolare, all’energia rinnovabile, alla valorizzazione di uno strumento nuovo e rilevante come quello delle comunità energetiche, anche indicazioni utili sulle tematiche legate al trasporto pubblico urbano e quelle relative alle reti e alla mobilità sostenibile.
Il percorso verso una città più smart è già iniziato, non solo con l’avvio dell’iter del PUMS e con la predisposizione di altri progetti presentati anche nell’ambito della Settimana della Mobilità sostenibile: l’assessore ha parlato delle iniziative dell’Amministrazione comunale in materia di mobilità sostenibile e, più precisamente, in tema di mobilità elettrica, giovedì 10 novembre a Rimini, nel contesto di Key Energy (una costola di Ecomondo, la fiera internazionale delle tecnologie green). Su invito di Smart Utility Hub l’assessore ha partecipato a un talk (vedi immagine allegata) in cui ha fatto notare che sin dalla scelta del nome dell’assessorato, non più dedicato alla viabilità, ma alla mobilità sostenibile è stata una presa una direzione ben precisa.
«Le scelte di mobilità sono scelte strategiche che impattano sull’organizzazione della città, a partire dall’assetto urbanistico – ha osservato Loschiavo – . Il PUMS della città sarà basato sulla co-progettazione e sulla partecipazione, partendo da iniziative utili a disincentivare l’uso dell’auto privata a favore di forme alternative di mobilità che abbiano un impatto positivo sull’ambiente e sulla sicurezza stradale».
Il car sharing a Busto Arsizio: i numeri
L’assessore ha inoltre illustrato i dati relativi all’esperienza del car sharing elettrico gestito da Evai, attivo dal febbraio 2020, che vede iscritti 225 cittadini, 24 noleggi medi mensili (+ 90% dall’inizio del servizio).
Ha presentato i dati relativi al servizio di monopattini elettrici che ha visto l’iscrizione di 7105 utenti e 4125 noleggi mesi mensili. Si è poi soffermato sul rinnovo del parco auto della Polizia locale con 5 vetture full electric e 3 vetture plug in drive, acquistate con finanziamenti regionali e ministeriali, e ha accennato al progetto di installazione di 11 nuove colonnine di ricarica elettrica con A2a e-mobility.
Per quanto riguarda le prossime sfide, Loschiavo ha evidenziato che, oltre alla necessità di una riorganizzazione in chiave più moderna del TPL, «è indispensabile superare i limiti di mentalità; la pubblica amministrazione deve essere un driver per una vera transizione culturale e di sistema».
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