A Cadrezzate con Osmate una panchina rossa contro la violenza sulle donne
La cerimonia organizzata dall'amministrazione comunale insieme alle istituzioni e alle associazioni del territorio ha chiuso la giornata di domenica 27 novembre
Anche a Cadrezzate con Osmate una panchina rossa ricorderà a chi attraverserà le vie del centro la lotta contro la violenza sulle donne. Il simbolo si trova nel parco di Villa Bozza Quaini, ed è stato inaugurato domenica 27 novembre al termine di un’intera giornata dedicata al contrasto di questa piaga.
A introdurre la manifestazione è stato il sindaco Cristian Robustellini. «Con questo gesto – ha commentato il primo cittadino – vogliamo lasciare un segno tangibile dell’impregno della nostra amministrazione nella lotta alla violenza sulle donne in quanto rappresentanti delle istituzioni». All’evento hanno partecipato anche il consigliere comunale Marco Squizzato, promotore dell’iniziativa, i consiglieri provinciali Emanuela Quintiglio e Simone Longhini, il vicario parrocchiale don Gabriele Ferrario, i rappresentanti della Polizia locale e delle forze dell’ordine. Insieme alla panchina e alla teca con le scarpe rosse inaugurate a Villa Bozza Quaini, il Comune ha realizzato anche una seconda panchina al parco giochi insieme ai bambini del doposcuola.
Durante l’inaugurazione, la vicepresidente dell’associazione DonnaSicura Rosalina Di Spirito ha spiegato il lavoro dell’organizzazione accanto alle donne vittame di violenza. «Per la nostra associazione – ha spiegato Di Spirito – giornate come quella di oggi sono importanti. Si tratta di gesti simbolici fondamentali per ricordare questa grande tragedia umana. Anche nel nostro territorio, da Sesto Calende fino a Luino, sono tanti gli episodi di violenza denunciati, e sappiamo che molti restano ancora nascosti. Noi accogliamo in modo anonimo tutte le donne che ci chiedono aiuto e lavoriamo col supporto delle forze dell’ordine. È però necessario lavorare molto sull’aspetto culturale».
La manifestazione è però cominciata già alla mattina con l’inaugurazione della mostra d’arte dell’Atelier atomico sempre incentrata sul tema della donna. Le opere realizzate dai due artisti Luca Salvatore Francocci e Paolo Bianchi uniscono elementi di collage come cartelloni pubblicitari, manifesti e pagine di riviste a reinterpretazioni dei capolavori dei grandi pittori del passato. Lavori realizzati a quattro mani, quindi, che rinchiudono all’interno di ognuno di loro due diverse esperienze e sensibilità artistiche.
Paolo Bianchi e Luca Salvatore FrancocciTAG ARTICOLO
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