Le villette di Montalbo arrivano in consiglio comunale, ma è già scontro tra residenti e amministrazione
Presentata una lettera che dovrebbe essere letta questa sera, venerdì 11 novembre, nel corso del consiglio comunale. La risposta del sindaco Matteo Sambo: "Stiamo facendo il possibile per tutelare il territorio"
Si parlerà del complesso immobiliare di via Isonzo nel consiglio comunale di questa sera, venerdì 11 novembre alle ore 21.
Si tratta della costruzione di una serie di villette sulla collina di Montalbo che ha sollevato le proteste degli abitanti della zona. Alla vigilia del consiglio comunale i residenti hanno inviato una lettera al sindaco e ai consiglieri di minoranza.
“Manifestiamo il nostro dispiacere in merito al progetto illustrato in Commissione consiliare svoltasi il 25 settembre, alla presenza anche di diversi residenti di Montalbo ed Erbamolle. Esprimiamo tutto il nostro profondo rammarico nell’assistere inermi che le nostre frazioni o meglio la “nostra collina” di Montalbo sia attualmente oggetto di un rifacimento radicale, stravolgendo quello che è sempre stato per noi un bellissimo luogo, all’insegna della natura (parco con piante secolari, conifere, castagni), e della tranquillità, alla quale siamo legati affettivamente – si legge nella lettera- . Inoltre, è un luogo molto apprezzato dai buguggiatesi, che si recano a passeggiare tra il lavatoio e la chiesetta di Santa Caterina, un borgo rurale come pochi esistono ancora. Ci chiediamo come si possano consentire simili progetti sul nostro territorio, decisamente saturo, a fronte dell’emergenza climatica e tutti i rischi che essa comporta”.
“Nel prendere visione del progetto che vedrà la costruzione di 13 ville nel corso di 8/10 anni, evidenziamo innanzitutto la forte criticità sulla viabilità, già complicata per la presenza di strade strette, si pensi a via Isonzo all’angolo lavatoio di Montalbo, ben pavimentato con del selciato fatto poco tempo fa. Visto l’intensificarsi del traffico, la via Santa Caterina dovrà diventare a senso unico, peraltro senza marciapiede. Inoltre, la via Santa Caterina presenta già un’uscita pericolosa verso Azzate, Brunello; alcune voci indicano che si verificherà un ipotetico aumento del calibro stradale in quel punto, ma si andrebbero ad interessare diverse proprietà non coinvolte nel progetto. Si evidenzia, inoltre, che sia il comune di Azzate che di Buguggiate non hanno previsto, nei rispettivi PGT dei tracciati viari in quel punto, ma si vede che l’interesse pubblico è andato in vacanza. Possiamo ben immaginare i danni all’ambiente ed il forte disagio che questo aumento di traffico veicolare causerà certamente. Evidenziamo inoltre le problematiche relative al sistema di raccolta delle acque reflue dell’intero comparto di Montalbo. E’noto, ormai da decenni, che il sistema di raccolta delle acque (nere e bianche) è sottodimensionato, con costanti attività manutentive di spurgo. Le acque chiare vengono attualmente incanalate in una tubazione della fine degli anni Trenta, quando fu costruito il lavatoio, della zona circostante, classi di efficienza energetica elevata e “chissenefrega di quello che accade nell’intorno”, mancata realizzazione di opere di urbanizzazione elementari, irrituale messa a disposizione di oneri di urbanizzazione e costi di costruzione in opere a carico del operatore/costruttore? “. I residenti chiedono che la lettera (qui la versione completa) venga condivisa in consiglio comunale.
Ma la risposta del sindaco Matteo Sambo è già arrivata: “Con tutto il rispetto che si può dare alla lettera, la mia posizione in merito si può riassumere in questi termini: questa amministrazione sta facendo il possibile per implementare i principi della Rigenerazione urbana, proprio come chiedono questi cittadini, ed i vari progetti – sempre discussi in Consiglio Comunale, nonché in Commissioni consigliari specifiche- ne sono la dimostrazione. Stiamo seguendo il PGT che è stato preparato e approvato dall’amministrazione precedente, in cui c’era il primo dei firmatari della lettera, che lo ha approvato in Consiglio Comunale; non abbiamo apportato alcuna variante.
Alcuni dei punti più sensibili sono stati discussi e concordati attentamente con l’impresa che si accinge a costruire a Montalbo; fra l’altro ci sono stati diversi (5-6) incontri in loco con la sovraintendenza e sono state sottolineate ed affrontate tutte le criticità non solo paesaggistiche ma anche urbanistiche e strutturali; nel caso specifico del “verde” cui si fa riferimento più volte nella lettera, abbiamo la relazione dell’agronomo che ha sottolineato, fra l’altro, che molte piante erano malridotte e indebolite, quindi pericolose”
“Con l’impresa sono anche state concordate delle migliorie urbanistiche in loco, a beneficio proprio dei cittadini che vi abitano, e che non erano dovute – continua il sindaco – All’incontro pubblico di circa un mese fa hanno partecipato molti dei firmatari ed i titolari dell’impresa di costrizioni, e l’incontro è stato aperto e franco, senza nessuna criticità. Proprio l’amministrazione – il sottoscritto – ha fatto diversi sopralluoghi per capire quali potessero essere i disagi dei cittadini chiedendo modifiche specifiche che sono state recepite. Alcuni degli abitanti nella zona hanno eseguito lo stesso tipo di interventi in tempi recenti ed hanno seguito gli indirizzi del PGT, mentre l’impresa non ha voluto beneficiare di alcune agevolazioni, per non complicare la procedura. Mi domando infine come si possa contestare – e non è la prima volta che accade – qualcosa che è stato sviluppato e approvato dalle stesse persone che adesso protestano! Dobbiamo fermare questo atteggiamento perché oltre ad essere incoerente è totalmente improduttivo”.
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