Il nuovo palazzetto dello sport? Per +Gallarate “non è prioritario”
La civica liberal non è contraria a investire, ma chiede altro: "Perché non investire su impianti già esistenti che necessitano di interventi da anni, come la piscina?"
«La condizione di indebitamento del comune non è allo stato attuale preoccupante ma per noi il palazzetto non rappresenta una priorità e ci sembra una forzatura non voler attendere l’arrivo di nuovi fondi»: a parlare è Sonia Serati, consigliera del gruppo di opposizione +Gallarate riferendosi al progetto del palazzetto dello sport di Gallarate che l’amministrazione Cassani vuole realizzare, anche senza i finanziamenti del Pnrr che il Comune non ha vinto.
Si passa dunque al «piano B» per realizzare l’opera, accendendo mutui, nell’arco di tre anni: la programmazione è messa nero su bianco nei documenti per il bilancio di previsione 2023, con un programma triennale.
Sono stati previsti 750mila euro per la progettazione nel 2023, poi tre milioni nel 2024 e altrettanti nel 2025, continuando a partecipare ad altri bandi nella speranza di ottenere uno stanziamento di fondi.
Questo impegno dimostra come il palazzetto sia l’opera strategica del Cassani bis, come lo era stato l’Hic per il primo mandato. La scelta sul palazzetto fa parte del bilancio di previsione, che verrà presentato nella prossima seduta, lunedì 28 novembre, mentre per la votazione ci sarà un secondo momento a dicembre.
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+Gallarate: “Il palazzetto non è prioritario”
«Non riteniamo tale investimento prioritario tra i punti programmatici tanto che nella nostra proposta elettorale non viene neanche menzionato – commenta Serati – in questi tempi dedicare una così generosa cifra di bilancio a questa opera ci pare fuori luogo».
«Prima di esprimere un parere definitivo la giunta dovrebbe motivare tale scelta specificando cosa la rende prioritaria rispetto ad altre voci di spesa che potrebbero essere coperte da un tale investimento».
In particolare, +Gallarate propone di investire sull’abbattimento delle barriere architettoniche, su soluzioni per il sostegno alle famiglie, su impianti già esistenti «che necessitano di molti interventi attesi da anni, come la piscina, luogo simbolo riconosciuto da tutti i cittadini di ogni generazione», sull’efficientamento e sulla manutenzione e ristrutturazione di strutture di socialità e di cultura «che necessitano di pesanti interventi per poterne garantire il corretto utilizzo nei prossimi anni (ad esempio le Scuderie Martignoni, gli esterni del Teatro Condominio, uffici comunali di palazzo Broletto».
«I fondi stanziati avrebbero potuto dare ossigeno a queste emergenze che coinvolgono sicuramente una fetta maggiore di utenza cittadina», concludono.
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