Roberto Maroni è stato l’unico leghista che ha lavorato per Varese
Il ricordo di Pier Fausto Vedani
La morte di Roberto Maroni mi coglie con dolore nel mio rifugio di Casina, a Reggio Emilia. Ho conosciuto l’uomo e il politico fin dai tempi della mia direzione alla “Prealpina” e ne ho apprezzato le qualità. È stato uno dei pochi, forse l’unico dell’allora Lega Nord, che ha lavorato per la sua Varese e per il territorio.
Un giorno un amministratore del Carroccio, incontrato in centro, mi confidò che nonostante la Lega fosse al potere, Varese, che era considerata la capitale leghista, non riceveva risorse. L’unica eccezione fu rappresentata proprio da Roberto Maroni che lavorò per il territorio e grazie a lui alcune opere basilari, tra cui il raccordo autostradale, vennero completate.
Era un persona perbene ed era amato dal suo elettorato perché era capace di ascoltare e aveva attenzioni e rispetto per tutti, anche quando era ministro. Un giorno mia moglie stava bevendo un caffè da Zamberletti, lui attraversò tutto il salone e andò a salutarla con una semplicità che la sorprese felicemente.
Era una persona che amava la libertà. Anche nel periodo in cui ricoprì incarichi ministeriali non ha mai rinunciato alla musica e al suo gruppo, “Il Distretto 51”, e ai momenti di normalità. Un giorno mi raccontò che quando era ministro dell’Interno si trovava in una località di mare e sentì il bisogno di fare un tuffo in acqua che puntualmente fece, con buona pace della sua scorta.
Maroni è un uomo che merita di essere ricordato.
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