Salgono a quattro gli indagati per le asfaltature sospette a Gazzada
Perquisizioni domiciliari nell’abitazione di un tecnico in servizio in Comune, e accesso dei carabinieri in municipio
Sono ad oggi quattro gli indagati per le asfaltature sospette avvenute a Gazzada Schianno: oltre a sindaco e assessori risulta iscritto nel registro delle notizie di reato anche un tecnico in servizio in Comune. Lo conferma il difensore del professionista che non intende al momento rilasciare altre dichiarazioni, se non la riprova degli accessi notati da diversi residenti alcuni giorni fa in municipio da parte dei carabinieri della stazione di Azzate, compagnia di Varese. Gli stessi militari che hanno eseguito anche perquisizioni domiciliari a casa dell’indagato a cui, come conferma sempre il legale, viene contestato il reato di corruzione, per il quale non risulta emissione di misure cautelari.
L’indagine (che vede gli indagati non colpevoli fino all’ultimo grado di giudizio), come si ricorderà, è stata attivata dalla Procura di Varese in seguito ad un esposto, e si ipotizzava il reato di peculato. Sotto la lente una delibera di giunta del luglio 2021 nella quale viene dato il via libera ad un piano di asfaltare che avrebbe compreso anche una strada privata. Da qui il peculato che secondo la legge riguarda la condotta di un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio, “che avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilita’ di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria“.
Nel registro degli indagati finirono difatti sindaco e due assessori che compongono la giunta del paese. Sul fronte di questo primo filone di indagini al momento non risultano novità di rilievo sul piano investigativo a conoscenza dei legali che seguivano i tre amministratori.
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