Vincenzo Peruggia e il furto della Gioconda tra graphic novel e nuovi podcast
Da poco è uscito un nuovo lavoro, firmato da Lelio Bonaccorso e Marco Rizzo, “Per amore di Monna Lisa”, edito da Feltrinelli. Ma anche nuove puntate su diverse piattaforme podcast, due delle quali firmate da altrettanti autori varesini
Il furto della Gioconda dal Museo Louvre di Parigi è una di quelle storie che da sempre piacciono al pubblico. Una vicenda che affonda le proprie radici nel Varesotto: l’autore del colpo fu infatti Vincenzo Peruggia, originario di Dumenza trasferitosi in Francia per cercare lavoro e fortuna. Il 21 agosto 1911, complice la sicurezza piuttosto “leggera” del museo, decise di prendere il quadro di Leonardo da Vinci, nascondersi una notte in un magazzino del museo e uscire indisturbato la mattina dopo dal museo con la tela avvolta in un lenzuolo. Il quadro venne ritrovato due anni dopo, quando Peruggia tentò di venderlo ad un antiquario fiorentino.
Da allora la vicenda è avvolta nella leggenda. Libri, tv, serie crime, podcast, sono in tantissimi ad averla raccontata in ogni sua sfaccettatura. Anche su Varesenews ne abbiamo parlato spessissimo.
Da pochi mesi è uscito un nuovo lavoro, una graphic novel firmata da Lelio Bonaccorso e Marco Rizzo, “Per amore di Monna Lisa”, edito da Feltrinelli (nella foto un’immagine estratta della copertina del libro). Intrecciando la realtà all’immaginazione, gli autori raccontano una vicenda che fece grande scalpore all’epoca. Un’opera scrupolosa e appassionata di cronaca e denuncia che, attraverso uno spaccato di vita parigina, restituisce alla memoria un gesto folle e romantico, forse un sogno di riscatto.
“Per amore di Monna Lisa” è solo l’ultimo capitolo di una lunga serie di pubblicazioni dedicate alla storia del Peruggia: l’editore varesino Pietro Macchione ha curato la pubblicazione “Ho rubato la Gioconda”, nel 2006 venne realizzata anche una fiction con Alessandro Preziosi che andò in onda su Canale 5, l’attrice e regista Jodie Foster, già due volte premio Oscar, ha mostrato interesse dichiarando di voler dedicare un film al furto del secolo e sono innumerevoli le puntate andate in onda sulle diverse piattaforme tra documentari più e meno accurati.
Anche su una delle “nuove” forme di intrattenimento più in voga nell’ultimo periodo, i podcast, sono tantissime le puntate dedicate a Vincenzo Peruggia e al furto della Gioconda. Tra queste “Il falco e il Gabbiano” di Enrico Ruggeri, trasmissione in onda su Radio 24 diventata uno dei podcast più ascoltati sul web; “DeeGiallo” di Carlo Lucarelli; “The Italian Job” di Marco Maisano per One Podcast.
E ce ne sono anche due tutti varesini: il primo, “Sbam”, è un podcast di Ariele Frizzante che nella terza puntata intitolata “Monnalisa” si è concentrato proprio sul furto più incredibile del ‘900; il secondo, uscito da poche settimane, è firmato da Chiara Attanasio per il podcast “Stereotipart” di Roger: la puntata si chiama “Ridateci la Gioconda!” e parla anche della teoria di un altro personaggio del Varesotto, Graziano Ballinari, scrittore, mutandologo e cessologo (come si autodefinisce lui stesso), che da anni racconta la leggenda che circola in Val Veddasca, secondo cui la vera Gioconda non abbia mai lasciato questi lidi e che quella esposta al Louvre sia solo una copia, ammiratissima e fotografata da turisti di tutto il mondo, ma pur sempre una copia.
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