Andrea di Angera e il suo anno intorno al mondo. “Sarò in Islanda ad accogliere il 2023”
Ha guidato gruppi di turisti in Indonesia, Giordania e negli Stati Uniti. Poi è stato in Nepal e ad agosto ha realizzato l'epica impresa di raggiungere Capo Nord dal Lago Maggiore, in sella alla sua bicicletta
Un 2022 con lo zaino in spalla e la valigia in mano, fatto di grandi imprese, scoperte e voglia di esplorare. Andrea Alessandrini, viaggiatore appassionato e blogger di Angera, si sta preparando all’ultimo viaggio dell’anno, chiudendo così dodici mesi di esplorazione da una parte all’altra del mondo. Domani darà il benvenuto al 2023 nella terra dei vulcani e dei ghiacci, l’Islanda, meta europea tra le più ambite con i suoi paesaggi meravigliosi, i fiordi, i geyser e la speranza di poter ammirare l’aurora boreale. Una chiusura in bellezza per un anno intenso fatto di partenze e chilometri macinati.
Soltanto 365 giorni fa, Andrea iniziava il suo viaggio per l’Arabia Saudita, accompagnando un gruppo di nove turisti. Da lì in poi, ha condotto da accompagnatore altri viaggi, prima in Indonesia e Stati Uniti e poi in Giordania. Nel mezzo, non sono mancate alcune importanti esperienze personali tra cui l’incredibile viaggio in bicicletta dalla cittadina della Rocca a Capo Nord (ve l’abbiamo raccontato qui) e i trekking in Nepal da poco conclusi.
Esperienze intorno al mondo che lo rendono un vero “globetrotter” e che Andrea racconta giorno dopo giorno sui suoi profili social e nelle pagine del suo blog TravelsBeer, dedicato a tre passioni che ben si sposano con chi ha l’animo da esploratore: “viaggi, sport e birre”.
«È stato un anno di viaggi diverso dal solito – racconta Alessandrini -. Solo il trekking in Nepal non è stato una novità totale, essendo stato il terzo viaggio nel Paese Himalayano. Gli altri sono stati delle novità: non avevo mai pedalato per un mese consecutivo e non avevo mai accompagnato gruppi di viaggio prima del 2022, e questo potrebbe essere un leitmotiv del 2023». La scorsa estate lo abbiamo s
eguito mentre in sella alla sua bicicletta è riuscito a percorrere ben 4.000 chilometri attraverso l’Europa. Un viaggio impegnativo fisicamente e mentalmente, che Andrea ha voluto dedicare a sua cugina scomparsa prematuramente. Tra borghi, montagne e deserto, non è facile scegliere dove si è lasciato il cuore, ma questa volta un momento che è valso più di tutti gli altri c’è stato: «È stato indimenticabile sicuramente l’arrivo a Capo Nord. Il globo rappresentante il punto più alto del continente europeo e si è fatto desiderare: ho bucato una ruota a sei chilometri dall’arrivo! È stato veramente emozionante arrivare alla fine delle terre emerse europee: Capo Nord si è fatta ammirare in una giornata di sole, e vedere da lassù il sole di mezzanotte è stata la classica ciliegina sulla torta».
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