Dal Fondo nazionale per le non autosufficienze oltre 150 milioni di euro per le persone con disabilità grave e gravissima
Nello specifico 125.427.000 euro sono destinati alla disabilità gravissima e grave, 2.480.000 euro ai progetti di vita indipendente e 3.200.00 euro per assunzioni di personale con professionalità sociale presso gli Ambiti territoriali sociali
Prosegue l’impegno di Regione Lombardia per garantire un’adeguata assistenza alle persone con grave e gravissima disabilità. La Giunta, su proposta dell’assessorato alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, ha deliberato il ‘Programma operativo a favore di persone con gravissima disabilità e in condizione di non autosufficienza e grave disabilità, a cui destinare complessivamente 154.107.000 euro provenienti dal Fondo nazionale per le non autosufficienze (Fna), da risorse autonome del bilancio regionale e dal Fondo Sanitario Regionale. I fondi sono destinati a sostenere persone con disabilità gravissima (Misura B1) e persone con disabilità gravi o anziani non autosufficienti (Misura B2).
Nello specifico, 125.427.000 euro sono destinati alla disabilità gravissima e grave, 2.480.000 euro ai progetti di vita indipendente e 3.200.00 euro per assunzioni di personale con professionalità sociale presso gli Ambiti territoriali sociali.
Dei complessivi 13.000.000 euro del Fondo Sanitario Regionale, 6.500.000 sono destinati all’attuazione del percorso sperimentale voucher sociosanitario misura B1 con particolare riferimento alle persone in condizioni di disabilità gravissima e altri 6.500.000 euro per la copertura di tutte le altre tipologie di voucher sociosanitari.
Il nuovo Piano regionale 2022/2024 alla fine del triennio porterà all’attuazione dei LEPS di erogazione, in particolare sul passaggio graduale dai trasferimenti monetari all’erogazione di servizi diretti o indiretti, all’attuazione di un LEPS di Processo e ad azioni di rafforzamento dei Punti Unici di Accesso (PUA): si rinvia a un successivo provvedimento, sulla base delle reali esigenze territoriali, la definizione di criteri di riparto delle risorse pari a 3,2 milioni di euro da destinare al rafforzamento dei PUA. Si prevede, infatti, il completamento del sistema unitario dei punti di accesso (PUA) in ambito sociale e in ambito sanitario e sociosanitario.
In coordinamento con la DG Welfare, per il 2023 si svilupperanno azioni di rafforzamento della dotazione organica degli Ambiti Territoriali Sociali per lo sviluppo del sistema, previo monitoraggio territoriale per rilevare la necessità di dove e come implementare il personale con professionalità sociale da destinare alle equipe integrate presso i PUA.
Con il programma vengono confermate:
– ai fini dell’accesso alla Misura B1 si richiedono un valore ISEE sociosanitario fino a 50.000 euro per adulti/anziani, accresciuto a 65.000 euro ISEE ordinario in caso di beneficiari minorenni;
– l’intervento in favore dei gravissimi è costituito da un sostegno economico mensile integrato con eventuali servizi (voucher), in presenza delle relative condizioni come meglio precisato al punto ‘Strumenti’;
– essere residente in Lombardia;
– l’utilizzo delle scale per la valutazione della condizione di disabilità gravissima di cui all’art. 3, commi 2 e 3 del DM 26 settembre 2016.
Inoltre, si conferma almeno per questa annualità l’orientamento sino a oggi sostenuto e finalizzato al sostegno del lavoro di cura del caregiver familiare e del personale di assistenza regolarmente impiegato per il mantenimento della persona nel proprio contesto di vita da lei scelto. Il caregiver familiare e quello professionale sono riconosciuti e inseriti nel progetto individuale e collaborano all’attuazione del piano assistenziale.
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