La chiusura della Posta a Gavirate crea disagi. Il candidato Papalia: “Perché non prevedere una soluzione provvisoria?”
La chiusura degli sportelli che si protrarrà fino a fine aprile mette in difficoltà gli utenti ma anche gli sportelli di Cocquio e Bardello. La proposta del candidato del PD in Regione

Da inizio dicembre la Posta di Gavirate è chiusa per permettere alcuni lavori di ristrutturazione che termineranno aprile. La decisione sta provocando disagi nella comunità.
A farsi portavoce dei disagi è il candidato alle elezioni regionali tra le fila del Partito democratico Ludovico Papalia: « I cittadini di Gavirate sono costretti a subire un vero e proprio abbandono da parte di Poste Italiane. La chiusura della nostra posta locale, senza la predisposizione di un luogo provvisorio in sostituzione, sta causando non pochi disagi a tutta la comunità.
Siamo costretti a lunghi tempi di attesa e a dover sopportare disservizi vari, nonostante sia stato promesso che la posta di Cocquio sarebbe stata potenziata per l’occasione. Tuttavia, la realtà ci dimostra che questo, nonostante l’impegno degli impiegati della filiale, non è stato sufficiente a garantire un servizio adeguato ai nostri bisogni vista anche l’ampia mole di lavoro che Cocquio si è trovata a dover gestire.
Molti cittadini Gaviratesi si sono dovuti rivolgere alla piccola posta di Bardello dove però c’è un solo impiegato che, nonostante lo sforzo e l’impegno, non può gestire una mole di lavoro moltiplicata in pochi giorni!
Le file interminabili alla posta di Cocquio, il personale spesso sottodimensionato e le attese estenuanti stanno causando non pochi problemi ai cittadini di Gavirate e dintorni, soprattutto a quelli più anziani o con disabilità. Inoltre, il trasferimento delle nostre pratiche e documenti alla posta di Cocquio sta comportando ritardi e difficoltà nell’ottenimento dei servizi essenziali di cui abbiamo bisogno.
È chiaro che l’intervento di prospettato ammodernamento della filiale era non solo necessario ma rappresenta un passo avanti importante tuttavia in molti si chiedono dove siano finiti nell’immediato i doveri di Poste Italiane verso i propri clienti e cittadini, e si domandano quali saranno le misure messe in atto per risolvere questa situazione e per evitare simili disservizi in futuro.
Chiedo a Poste Italiane di fornire dei chiarimenti ai cittadini perplessi e di lavorare al più presto per ripristinare un servizio efficiente e dignitoso per i cittadini di Gavirate. Mi chiedo come mai non sia stato predisposto un luogo provvisorio, ad esempio un camion delle poste (chiamato anche ufficio postale mobile) o un “container” come avvenuto per altri interventi alla filiale in passato, in sostituzione della posta in muratura che è in rifacimento. Mi sembra una soluzione più che ovvia, che avrebbe evitato molti dei problemi che stiamo affrontando attualmente».
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