Maxi-sequestro di abbigliamento contraffatto in provincia di Como
La Guardia di Finanza ha scoperto un laboratorio tessile clandestino con magazzino a Cantù. Sequestrati capi falsi che sul mercato avrebbero avuto un valore di 2,6 milioni di euro
Tre denunce a carico di altrettante persone e un maxi-sequestro di merce che, sul mercato, avrebbe potuto fruttare 2,6 milioni di euro: è il bilancio di una operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Como che ha permesso di fermare un traffico di abbigliamento contraffatto che aveva la propria base in un laboratorio tessile clandestino di Cantù.
L’operazione ha preso il via quando i Baschi Verdi hanno fermato non lontano dalla dogana di Como un uomo – cittadino italiano e disoccupato – che trasportava in automobile un grande quantitativo di sciarpe nuove di marca “Gucci” e “Burberry” che se fossero state originali avrebbero avuto un grande valore.
Le Fiamme Gialle hanno quindi svolto una serie di accertamenti che hanno consentito di stabilire la natura contraffatta degli accessori e di ricostruire la filiera di provenienza e di distribuzione della merce. Le successive perquisizioni hanno quindi permesso di scoprire un laboratorio clandestino con magazzino a Cantù nel quale erano stoccati oltre 100mila articoli e accessori d’alta moda detenuti e prodotti illegalmente.
Numerosi i marchi loro malgrado coinvolti dai “taroccamenti”: i finanzieri hanno trovato merce con i loghi di “Alexander Mcqueen”, “Balenciaga”, “Burberry”,
“Celine”, “Chanel”, “Charro”, “Coco Chanel”, “Coveri”, “Dior”, “Emporio Armani”, “Fendi”, “Gucci, “Loewe”, “Louis Vuitton”, “Marinella E.”, “Twin Set” e “Yves Saint Laurent”.
Sempre nel deposito clandestino, i Baschi Verdi hanno ritrovato denaro contante pari a 144.400 euro, monili in oro, argenti e pietre preziose per 1,2 chilogrammi e due orologi “Rolex” originali, del valore stimato in circa 17.000 euro. I prodotti contraffatti di pregevole fattura (del presunto valore di mercato di circa 2,6 milioni di euro), i preziosi e il denaro sono stati quindi sequestrati. Tre come detto le denunce nei confronti di altrettanti cittadini italiani che dovranno rispondere a vario titolo dei reati di contraffazione e ricettazione.
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