Addio a John Fultz, bandiera della Virtus. Arrivò in Europa grazie alla Ignis Varese

Il giocatore americano fu "straniero di coppa" nel 1970-71 e vinse l'Intercontinentale con i gialloblu. Poi divenne eroe per i tifosi bolognesi

john fultz

È scomparso a 74 anni John Fultz, giocatore americano di basket che dopo il termine della carriera sul parquet rimase a vivere in Italia. Ala di ruolo, grande realizzatore, Fultz è stato soprattutto un simbolo della Virtus Bologna negli anni Settanta ed è ricordato soprattutto proprio dalla tifoseria bianconera, ma i suoi esordi europei sono dovuti alla Ignis Varese che lo scovò negli USA e lo ingaggiò come “straniero di coppa”. (foto Wikipedia)

Fultz, ottimo prospetto al college, non trovò infatti un ingaggio soddisfacente in NBA: notato in un torneo dal leggendario Aza Nikolic, allora tecnico della Ignis, il giocatore di Boston accetto la proposta di Varese e vestì la canotta gialloblu nelle partite di Coppa dei Campioni del 1970-71 (allora si poteva schierare un solo straniero in campionato, Manuel Raga nella fattispecie, ma era possibile tesserarne un secondo per le gare internazionali). Con Varese vinse la Coppa Intercontinentale.

Quella Ignis disputò la seconda finalissima della propria storia – l’anno prima vinse la coppa a Belgrado – ma venne sconfitta all’ultimo atto dall’Armata Rossa ad Anversa 67-53; Fultz realizzò 22 punti che non bastarono a riportare il trofeo sotto al Sacro Monte. Dalla stagione successiva venne ingaggiato dalla Virtus dove disputò tre campionati vincendo la Coppa Italia nel ’74 e diventando capocannoniere della Serie A nel ’72. La carriera poi proseguì in formazioni minori (anche al Viganello, in Canton Ticino: vinse una Coppa Svizzera), poi divenne allenatore.

Suo figlio Robert, nato nel 1982 a Lisbona, ha calcato a lungo i parquet italiani anche in Serie A. A differenza del padre però la sua militanza maggiore è stata nell’altra squadra di Bologna, la Fortitudo.

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Pubblicato il 13 Gennaio 2023
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