La Cdv Stampi di Brebbia emette un minibond da 1,5 milioni di euro per finanziare crescita e occupazione
Le pmi italiane sono sempre meno bancocentriche. L'operazione di medio-lungo termine è garantita dal Fondo europeo per gli investimenti
La Cdv Stampi srl di Brebbia (Varese) ha emesso il suo primo minibond da 1,5 milioni di e per finanziare la crescita e l’automazione. Si tratta di un’obbligazione con scadenza al 2027 garantita dal Fei ( Fondo europeo per gli investimenti). Il sottoscrittore del minibond è il Mediocredito Trentino Alto Adige, l’advisor dell’operazione è Italfinance.
In un Paese dove le imprese da sempre preferiscono rivolgersi alle banche per finanziare la loro crescita, non è così usuale che una pmi, più piccola che media impresa, si rivolga al mercato dei capitali. Quello della Cdv Stampi di Brebbia è dunque un bel segnale sia per il territorio che per il sistema economico nel suo complesso. (foto da sinistra: Giovanni Battista Contini e Diego Pelizzari)
UN’AZIENDA NATA 45 ANNI FA
L’azienda, nata nel 1978, ha iniziato producendo stampi ad iniezione per la plastica per il settore dei casalinghi. Grazie al know how acquisito negli anni, si è poi specializzata nella produzione di stampi altamente tecnologici per il settore automotive. La particolare produzione di nicchia consente alla società di essere uno dei player principali in Italia nella realizzazione di stampi, dalla progettazione dei prototipi alla produzione degli stampati.
La governance è saldamente in mano al socio fondatore Giovanni Battista Contini che è amministratore unico della società. La sfida percorsa nell’ultimo decennio da Cdv Stampi è stata quella di investire nell’automazione dei processi produttivi, pur mantenendo la flessibilità di una produzione non in serie. La produzione automatizzata, unita alla capacità di rispondere con precisione e qualità alle diversificate esigenze dei clienti, tra cui annovera le più importanti multinazionali tedesche come, ad esempio, Bmw, Volkswagen e Mercedes, sono i fattori distintivi della società di Brebbia.
MERCATO E OCCUPAZIONE LOCALE
«Siamo molto soddisfatti di aver concluso questa operazione di finanza innovativa, a cui spesso avevamo ipotizzato di ricorrere, con la banca Mediocredito Trentino Alto Adige – commenta Giovanni Battista Contini, amministratore unico di Cdv Stampi srl – È la nostra prima emissione e credo sia un traguardo importante per la società che con queste nuove risorse completerà un percorso di investimenti strategici a beneficio del mercato – sempre più esigente – e dell’occupazione locale».
Le nuove risorse finanziarie consentiranno all’azienda di Brebbia di completare una serie importanti di investimenti in grado di garantire alla società la crescita con la necessaria efficienza produttiva, grazie alla presenza di macchinari all’avanguardia e di personale specializzato.
«La nostra banca ha seguito con interesse la società di Brebbia nella strutturazione e nell’emissione del minibond – afferma Diego Pelizzari, direttore generale di Mediocredito Trentino Alto Adige – Credo sia importante la scelta di approcciare il mercato dei capitali utilizzando uno strumento innovativo come questo, utile a sostenere progetti di crescita. Importante anche la presenza della garanzia europea a valere sul Pan European Guarantee Fund, che abbiamo potuto attivare grazie all’accordo in essere con il Fondo Europeo per gli Investimenti».
L’APPREZZAMENTO DEL MERCATO DEI CAPITALI
Secondo Massimiliano Brion, responsabile della divisione di finanza straordinaria e strutturata di Italfinance, l’advisor dell’operazione, si tratta di un segnale molto positivo. «Per un’azienda in continua crescita come Cdv Stampi- conclude il manager di Italfinance – che tra il 2020 e 2021 ha raddoppiato il fatturato e nel 2022 metterà a segno un’ulteriore incremento del 50% circa rispetto al 2021, poter ricorrere ad un minibond, in aggiunta ai tradizionali finanziamenti bancari a medio lungo termine, rappresenta un’importante evoluzione finanziaria ed un apprezzamento da parte del mercato dei capitali, per poter sostenere gli investimenti industriali importanti, che un settore come quello dello stampaggio richiede».
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