Il metodo Montessori alle primarie di Castelveccana
Dopo il primo open day, un altro appuntamento per approfondire il tema, rivolto a tutti i genitori interessati, è previsto per martedì 10 gennaio alle ore 17.30
E’ una vera sfida quella iniziata nei giorni scorsi alla scuola primaria di Castelveccana (dell’Ics di Germignaga). Nell’open day pre natalizio è stata infatti presentata la proposta per la futura classe prima a indirizzo Montessori. A spiegarne gli elementi qualificanti, oltre alla dirigente scolastica e alcune insegnanti formate sul “Metodo”, anche Sonia Coluccelli, esperta formatrice e autrice di volumi sulla materia. Un altro appuntamento per approfondire il tema, rivolto a tutti i genitori interessati, è previsto per martedì 10 gennaio alle ore 17.30 presso la sede della primaria di Castelveccana.
Spiegare in poche righe l’essenza del “Metodo” di Maria Montessori non è facile. Ecco alcuni elementi chiave.
Il “bambino”. E’ libero e si organizza per “fare”; costruisce se stesso in un ambiente- cantiere; impara a farsi delle domande (di che cosa ha bisogno… Perché fa quello che fa…); si muove in maniera intenzionale; mette in moto tutte le sue funzioni esecutive; attraverso l’esercizio della volontà “lavora” al suo carattere; acquista autodisciplina.
L’ambiente. E’ ricco di materiali e attività; è “finalizzato” (ogni ‘oggetto’ ha una precisa finalità); è suddiviso in aree di interesse; alleato solidale della maestra; è ordinato e esteticamente curato (bello). Nell’ambiente: la maestra presenta il materiale a 1 bambino o a piccoli gruppi; il “lavoro” da svolgere è chiaro; i bambini si muovono con calma e serenità, stanno dove vogliono (per terra, seduti al banco ecc,).
Il materiale. E’ una situazione materializzata; porta dentro a un’idea; parte dall’esperienza per arrivare a una legge generale; è bello; isola una qualità; fa lavorare la mente del bambino e ne incentiva l’attività; attiva l’immaginazione (permette di vedere quello che non c’è); aiuta lo sviluppo; stimola l’attività motoria; accompagna il bambino nelle sue conoscenze, stimola domande generative; porta alla correzione spontanea dell’errore.
La libera scelta. Libera scelta e disciplina si integrano; libertà non è fare quello che si vuole, ma sapere perché si fa ciò che si fa; l’ambiente è costruito per la libera scelta; i materiali devono essere quelli giusti, accattivanti e adatti all’età dei bambini; le presentazioni si susseguono con ritmo incalzante; ci sono delle regole che vanno seguite sempre (si porta a termine il lavoro iniziato; non si lascia in giro il materiale; lo si ripone dove si è trovato…); quando alcuni scelgono, gli altri aspettano; non tutto si può fare se non sono stati fatti e consolidati passaggi precedenti, il bambino non fa quello che vuole, fa quello che gli serve per imparare e andare avanti.
La maestra. Ha una preparazione solida e approfondita; insegna e parla poco; osserva molto; non impone; invita dolcemente, ma con fermezza; conosce molto bene il materiale ed è molto precisa nella tecnica di presentazione; cura l’ordine… Per concludere… che cosa di meglio delle parole della stessa Montessori? “Si vorrebbe sapere in poche e chiare parole che cosa è questo metodo Montessori. Se si abolisse non solo il nome, ma anche il concetto comune di «metodo» per sostituirvi un’altra indicazione, se parlassimo di un «aiuto affinché la personalità umana possa conquistare la sua indipendenza, di un mezzo per liberarla dall’oppressione dei pregiudizi antichi sull’educazione», allora tutto si farebbe chiaro. E’ la personalità umana e non un metodo di educazione che bisogna considerare: è la difesa del bambino, il riconoscimento scientifico della sua natura, la proclamazione sociale dei suoi diritti che deve sostituire gli spezzettati modi di concepire l’educazione”.
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