Non è solo un trenino: la ferrovia Vigezzina compie 100 anni
Collegamento internazionale fondamentale per la Svizzera, la ferrovia Domodossola-Locarno è stata inaugurata nel 1923. Tanti anni di servizio per turisti, pendolari e fontalieri, viaggiatori tra Ticino e Svizzera Romanda
«Non chiamatelo trenino». Lo diceva con convinzione Andrea Testore, parlando della “sua” ferrovia.
E aveva ragione: perché la “Vigezzina” Domodossola-Locarno non è un pittoresco trenino, ma una linea internazionale di grande valore, a cento anni dall’apertura nel 1923. (nella foto: la stazione di Santa Maria Maggiore; sulla sinistra una delle motrici originali della linea)
La Ssif e la Fart – rispettivamente gestore italiano e svizzero – si apprestano a celebrare in grande stile questo 2023, con un ricco calendario di iniziative avviate nel novembre scorso e destinate ad accompagnare fino alla data del 25 novembre, centenario esatto della apertura della ferrovia, 52 km di ponti e viadotti per risalire da Domodossola verso l’altopiano di Santa Maria Maggiore e poi per scendere verso Locarno, scavalcando le tante vallette laterali che danno il nome (Centovalli) all’area montana a ridosso della città ticinese.
Ci vollero cinque anni esatti per costruire la ferrovia, la cui utilità venne a lungo sostenuta da quell’Andrea Testore che citavamo in apertura: la realizzazione partì infatti il 12 novembre 1918, a guerra mondiale appena conclusa, con la firma a Roma della convenzione tra Regno d’Italia e Confederazione Svizzera.
L’importanza della “Vigezzina” sta soprattutto qui, in quell’essere collegamento internazionale, prezioso soprattutto per la Confederazione perché costituisce (con il tunnel del Sempione) la via più breve per collegare la Svizzera italiana con quella francese.
Questa funzione ha consentito alla linea di sopravvivere ai tanti “tagli” dei servizi ferroviari avvenuti in Italia negli anni del Dopoguerra. E di sopravvivere anche alla disastrosa alluvione del 1978, che interruppe la linea in più punti dal versante italiano, in particolare nella zona vicino al confine che venne ricostruita integralmente con grandi muri di contenimento in cemento.
Un servizio per tutti
Collegamento internazionale ma non solo, la “Vigezzina” è una vera ferrovia completa che fa servizio pubblico: per anni ha sostenuto anche il movimento pendolare verso Domodossola, mentre in senso opposto si muoveva quello dei “frontalieri” verso Locarno (da inizio anni Novanta l’ingresso nella città lacuale ticinese avviene con un lungo tunnel e il capolinea è sotterraneo).
Una foto storica di un convoglio sul percorso stradale che entrava in centro a Locarno passando dal Bosco dell’Isolino e dal lungolagoIn passato il movimento di pellegrini diretti a Re era talmente sostenuto che la ferrovia acquistò specifiche carrozze per poter trasportare anche malati in carrozzina, mentre il traffico merci ad esempio serviva al trasporto di acqua minerale Vigezzo e bestiame (ultimissimi, sporadici servizi negli anni Duemila).
Il successo del “treno del foliage”
Negli ultimi vent’anni sempre più evidente è stata la funzione turistica, in particolare con il brand del “treno del foliage” che ha indubbiamente avuto un enorme successo dal punto di vista pubblicitario e ha fatto dell’autunno la stagione più fortunata per la linea.
Per questo 2023 invece la Ssif ha messo in circolazione un convoglio panoramico “Treno delle quattro stagioni”, riscoprendo una definizione in voga tra anni Ottanta e Novanta, che ricorda come il paesaggio della linea cambi costantemente nell’arco dell’anno.
I treni storici solo sul lato svizzero
È un peccato che per questo centenario difficilmente si potrà rivivere l’atmosfera di allora a bordo di un treno dei tempi, dal momento che le ultime motrici d’origine del 1923 non vengono più impiegate per treni storici sul lato italiano (mentre venivano usati fino agli anni Novanta).
Dal lato svizzero invece hanno sempre successo le corse speciali svolte con motrici dell’inizio degli anni Sessanta e carrozze anni Venti (vedi qui).
Le iniziative e il trekking lungo la valle
Numerosissime sono le iniziative previste sul territorio nell’arco dell’anno, che trovate nel paragrafo sotto e anche in questo articolo. Tante occasioni diverse in val Vigezzo, da raggiungere nel modo migliore: a bordo del treno!
Tra le particolarità della Vigezzina c’è anche una stazione che serve un villaggio – Marone – oggi disabitato e mai raggiunto da strada carrabile. Molte stazioni possono essere utilizzate anche per itinerari che uniscono treno e trekking attraverso i boschi e i paesini della “valle dei pittori”.
Cento anni di Vigezzina: il calendario delle iniziative
Un percorso lungo due anni, dunque, per celebrare un viaggio lungo 100. L’arte, la pittura, la fotografia e le tradizioni saranno protagoniste indiscusse del ciclo di eventi, a partire da una grande mostra dedicata alla pittura vigezzina del ‘900 che sarà ospitata a Santa Maria Maggiore nella prossima primavera e fina alla data del centenario, in occasione della riapertura al pubblico delle rinnovate sale espositive della Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini”.
Tra la primavera e l’autunno 2023 una mostra fotografica omaggerà la storia della ferrovia, mentre i pezzi più pregiati del Tesoro di Craveggia
verranno esposti eccezionalmente per la prima volta al pubblico. Due centenari si incontreranno: nel corso dell’inverno alle porte Santa Maria Maggiore ospiterà uno speciale riallestimento dedicato al tema del viaggio e del treno con gli abiti e i gioielli del Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo (che festeggia nel 2022 i suoi primi 100 anni).
Il piccolo museo Cà di Feman di Villette ospiterà nella primavera 2023 un’inedita mostra a tema dedicata alla Madonna del Sangue e sarà inoltre allestito il percorso dello “Zuccone”, Giovanni Zucono, l’autore del gesto sacrilego che fece miracolosamente sanguinare la fronte dell’affresco della Madonna di Re. La musica del ‘900 rappresenterà invece un prezioso fil rouge dalla primavera all’autunno 2023 e oltre, da Domodossola alla Valle Vigezzo, lungo i binari tracciati da grandi compositori e artisti del secolo scorso, con concerti imperdibili.
Ad arricchire ulteriormente il programma musicale del centenario, in programma anche alcuni concerti a bordo dei treni della Ferrovia Vigezzina-Centovalli.
Attraverso tecniche multimediali e tecnologiche si racconterà “La Valle della Canzone Italiana”: speciali qr code a bordo dei convogli permetteranno di ascoltare anche attraverso podcast alcune pillole musicali e i racconti sulla loro nascita, spesso legata alla Valle Vigezzo.
Ieri, oggi e domani: due mostre speciali verranno allestite in Val Vigezzo (nella primavera del 2023 e nell’estate del 2024) e saranno dedicate al passato e al futuro della ferrovia italo-svizzera, mentre il presente sarà raccontato attraverso un’esposizione in programma nell’autunno 2023 a Domodossola. In
concomitanza, tra dodici mesi, Santa Maria Maggiore ospiterà un grande convegno dedicato alla ricorrenza del centenario. Il calendario di eventi sarà davvero per tutti i gusti e abbraccerà molteplici tematiche. Nella primavera dell’anno prossimo la Valle Vigezzo ospiterà un incontro internazionale curato da IABMAS – International Association for Bridge Maintenance And Safety – dedicato ai ponti, ben 83, che caratterizzano il percorso della Ferrovia Vigezzina-Centovalli.
Tra Domodossola, Masera, Trontano e i borghi della Valle Vigezzo si dipanerà nel corso dell’estate 2024 un percorso enogastronomico: vari appuntamenti dedicati alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio attraversato dai trenini bianchi e blu. Il capoluogo della Valle Vigezzo sarà sede, nell’autunno del prossimo anno, della conferenza nazionale sulle ferrovie storiche e turistiche “Binari d’Italia, La Grande Bellezza”.
Molti altri eventi dialogheranno con il compleanno della linea ferroviaria: da speciali performance teatrali, che si trasferiranno sui convogli e nelle stazioni della Ferrovia Vigezzina-Centovalli, fino al Premio letterario transfrontaliero Andrea Testore – Plinio Martini “Salviamo la montagna”, che ha inserito nell’edizione 2023 una sezione dedicata alla Ferrovia Vigezzina-Centovalli, ancora il Festival Internazionale Di Cortometraggi “Malescorto” (a Malesco) e il Festival letterario “Sentieri e Pensieri” (a Santa Maria Maggiore), che avranno in calendario appuntamenti dedicati al centenario.
I festeggiamenti della “Centovallina” in Svizzera
Anche Fart Sa, la società di gestione della tratta ticinese della ferrovia, programmerà una serie di iniziative che coinvolgeranno la porzione di territorio compresa tra Camedo e Locarno, a partire dal novembre dell’anno prossimo, momento clou dei festeggiamenti.
I 100 anni saranno celebrati su tutta la linea, anche in collaborazione con SSIF, fino al gran finale di novembre 2024, quando FART SA presenterà il primo degli otto nuovi treni che entreranno ufficialmente in circolazione entro la fine del 2025. I festeggiamenti su lato svizzero prenderanno ufficialmente avvio il 25 novembre 2023 con un percorso lungo dodici mesi che permetterà di celebrare il passato, con lo sguardo rivolto al futuro, tra convegni, una pubblicazione dedicata al centenario, una mostra fotografica itinerante, un evento diffuso nel Locarnese e nelle valli e diverse altre iniziative.
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