Quattro giovanissimi in manette per le tentate rapine di lunedì 30 in Canton Ticino
Hanno tra i 19 e i 27 anni gli autori dei due fatti avvenuti a Ponte Tresa svizzera e a Coldrerio. Svizzeri i primi, richiedenti asilo i secondi
Le due tentate rapine avvenute in Canton Ticino nella giornata di ieri, lunedì 30 gennaio, si sono definitivamente concluse con un totale di quattro arresti effettuati dagli uomini della Polizia Cantonale, nel corso delle inchieste coordinate dalla Procuratrice pubblica Marisa Alfier.
Ad accomunare le quattro persone fermate è la giovane età: il tentativo di rapina alla commessa di un chiosco della stazione di Ponte Tresa (il comune svizzero che si trova di fronte all’omonima località italiana) è stato effettuato da un ragazzo di 20 anni affiancato da una ragazza di 19. I due avevano minacciato la donna con un’arma da taglio ma poi erano fuggiti a piedi: la fuga però è durata poco perché sono stati raggiunti nel giro di pochi minuti. Per loro l’accusa è di tentata rapina.
Hanno invece 27 e 21 anni i due giovani arrestati per i fatti di Coldrerio dove un 18enne è stato assalito e picchiato con l’intento di rubargli lo smartphone. Anche in questo caso la rapina non è riuscita e i responsabili sono stati fermati. Si tratta di due nordafricani che hanno lo status di “richiedenti asilo”: il maggiore è un tunisino, il minore proviene dal Marocco. Le ipotesi di reato sono quelle di tentata rapina, aggressione, lesioni semplici, vie di fatto, impedimento di atti dell’autorità.
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