Il traffico intorno all’ospedale unico Gallarate-Busto non reggerebbe
Lo dice la Valutazione Ambientale sul progetto, denuncia la minoranza di Gallarate: il traffico sarebbe gestibile solo 'raddoppiando' un tratto di Sempione. "E non compare l'accesso da via Filzi"
Il traffico intorno al previsto ospedale unico Gallarate-Busto rischia di essere paralizzato: un capitolo importante sottolineato anche dalla Vas – la Valutazione Ambientale Strategica – predisposta da Regione Lombardia.
A denunciarlo, con il documento alla mano, è la minoranza di Gallarate: «Abbiamo letto e analizzato la Vas e riteniamo che la Commissione Sanità [di Gallarate] debba riunirsi quanto prima, in particolare sull’aspetto viabilistico» dice Giovanni Pignataro, consigliere comunale del Pd.
Nella Vas vengono individuati «uno scenario cautelativo e uno scenario tendenziale». Il primo prevede che tutti gli utenti (più o meno come succede oggi) vadano in ospedale in auto, il secondo si spinge a ipotizzare che un 60% delle persone – dipendenti e utenti – vadano con mezzo privato e che ben il 40% arrivino in ospedale invece con il trasporto pubblico – autobus – con mobilità dolce, vale a dire a piedi o in bici. «Più che scenario tendenziale lo definirei uno scenario lunare» dice Pignataro.
Se si prende per buono lo scenario cautelativo, secondo il documento di Regione Lombardia “l’assetto viabilistico non è in grado di di supportare” il traffico. In sostanza, le strade si trasformerebbero in una grande coda in diversi momenti della giornata, il che sarebbe tra l’altro un problema per le ambulanze in urgenza (già oggi sui due assi principali di ipotetico accesso all’ospedale unico circolano 1200 auto sul Sempione e 1000 sull’asse via Sella-Calatafimi).
«Lo scenario sarebbe sostenibile solo se ci fosse il raddoppio del Sempione dalla futura rotonda di via Adige a Gallarate alla rotonda di via Cascina dei Poveri a Busto» continuano ancora i rappresentanti in consiglio comunale di Pd, lista civica Città è Vita e lista Silvestrini. «Questo è un intervento che però prevederebbe anche il raddoppio del ponte sulla ferrovia e sulla 336, che sarebbe molto oneroso e che da ultimo pone anche il problemi degli accessi ad alcune proprietà private» (visto che ci sono case oggi affacciate direttamente sulle corsie di marcia).
Il tratto del Sempione a Gallarate che dovrebbe essere raddoppiato, secondole ipotesi nella Vas dell’ospedale unicoIl centrosinistra di Gallarate pone poi ancora un altro tema: «Nel documento non è previsto alcun prolungamento di via Filzi di cui il sindaco ha parlato più volte e di cui diceva di aver parlato con Regione. Sulle ipotesi di accesso nella Vas semplicemente non c’è, non esiste. O almeno, noi non lo abbiamo trovato, magari invece ci è sfuggito, anche per questo è importante confrontarsi».
E per confrontarsi il centrosinistra chiede appunto che venga convocata la Commissione Sanità, organo speciale nato proprio per approfondire a livello comunale il progetto dell’ospedale unico. «I numeri vogliamo discuterli insieme? La scadenza per presentare osservazioni è il prossimo 4 febbraio».
Tra i punti già emersi e che sono sul piatto – dal punto di vista logistico e viablistico – c’è anche la diminuzione di posti di parcheggio prevista dalla nuova Alternativa al progetto. Che prevede di ridurre l’impatto della nuova grande struttura eliminando un blocco di edifici ma anche diversi posti auto: si scende infatti da 2680 parcheggi previsti in origine a 1102.
Nel mezzo del lungo percorso che attende l’ospedale unico il centrosinistra denuncia comunque, ancora una volta, l’indebolimento dell’azienda sanitaria e in particolare dell’ospedale di Gallarate.
«Ci giungono voci che la riduzione della cardiologia non sarà ultimo disagio» dice Margherita Silvestrini. «Si parla di una imminente riduzione dei servizi ambulatoriali, perché i medici devono supplire a Pronto Soccorso, e di una prospettiva di chiusura del punto nascite ».
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