Gadda contro il Dl carburanti: “Provvedimento inutile e dannoso”
Le parole della deputata varesina di Azione-Italia Viva, nel corso delle dichiarazioni di voto: "Il nostro gruppo voterà contro"
«Il nostro gruppo voterà contro questo decreto perché il provvedimento non assicura né la discesa dei prezzi né trasparenza: è dunque inutile, e per certi versi addirittura dannoso». Lo ha detto Maria Chiara Gadda, deputata di Azione-Italia Viva, nel corso delle dichiarazioni di voto sul Dl Carburanti.
«Si colga questa occasione per fare una razionalizzazione seria del comparto e una analisi seria circa la composizione delle accise. In Italia il numero dei punti di distribuzione è sproporzionato rispetto ad altri Paesi europei, molti impianti vanno riconvertiti in aree attrezzate con servizi, perché altrimenti non si riuscirà mai a ottimizzare i margini degli operatori e i prezzi al consumatore. Nelle pieghe di questa proliferazione, si annida anche la criminalità organizzata. La soluzione non sta certo nei cartelli previsti dal provvedimento. Il governo Meloni non ha prorogato la sterilizzazione delle accise sul carburante voluta dal governo Draghi. Gli aumenti sono legati meramente a questa scelta non condivisibile, vista la lunga coda della inflazione che ancora aggredisce il potere di acquisto delle famiglie e ha impatto sulla filiera produttiva visto che l’80% del trasporto merci avviene ancora su gomma. Era nelle facoltà di questo governo farlo, ma certamente l’esecutivo non ha saputo guidare questa transizione verso un andamento più regolato dei prezzi. Becero avere imputato le colpe ai benzinai, ultimo anello di una filiera assai complessa che andrebbe totalmente riformata, visto che l’utile del comparto è legato a una percentuale fissa sui quantitativi venduti. Lo strumento del prezzo medio regionale è sbagliato. Non solo perché non tiene conto della densità degli operatori e nemmeno delle condizioni di mercato e dei costi di logistica ma, soprattutto, perché indurrà il consumatore a interpretazioni inesatte. Questo senza contare il rischio di un’omologazione al rialzo. Lo ha detto in modo molto chiaro in audizione persino l’Autorità garante della concorrenza».
«Anche gli articoli sui bonus carburante e trasporti denotano una visione della realtà del tutto parziale. Assurdo escludere il terzo settore o le aziende di trasporto pubblico locale», ha concluso.
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