“La mamma balena”, come capire i nostri figli attraverso i loro disegni

Una mamma per diciotto anni ha raccolto e conservato i disegni e le grafie delle sue figlie e oggi ce li racconta incrociando i suoi ricordi di madre con la sua competenza di grafologa

Generico 20 Feb 2023

La mamma balena
Storia di due bambine raccontata attraverso il segno grafico
Elena Bracci Testasecca
Epsylon Editrice (19 euro)

Fin dai tempi antichi il disegno è una costante nella vita dell’uomo nonché la base dell’arte.
Lasciare un segno del proprio passaggio è immortalare attimi di eternità. Furono gli Egizi che per primi idearono qualcosa che rivoluzionò tutto: il papiro. Dalla sua invenzione gli egizi presero a usare i papiri anche come base dei loro disegni, rigorosamente come facciamo noi oggi sui nostri quaderni. Facendo un consistente salto in avanti, tra i grandi artisti che più di tutti ci hanno lasciato testimonianze artistiche sotto forma di semplici disegni, è impossibile non citare Leonardo Da Vinci.

Balzando ancora più avanti è bene ricordare altri importanti autori contemporanei che hanno dato il loro fondamentale contributo: ad esempio il disegno della figura umana ideato da Machover, un test proiettivo messo a punto per individuare gli aspetti interiori dei bambini. Il test dell’albero: test proiettivo di Karl Koch, considerato un valido aiuto per comprendere gli aspetti nascosti della personalità. Corman con il più rilevante disegno della famiglia. Il disegno della casa di Buck, il quale analizzò i singoli componenti della casa e riuscì a denotare l’utilità del test nel riscontrare possibili problemi o paure, soprattutto a livello sociale.

Dopo questo brevissimo e doveroso excursus entriamo nel vivo dell’opera: una mamma per diciotto anni ha raccolto e conservato i disegni e le grafie delle sue figlie e oggi ce li racconta incrociando i suoi ricordi di madre con la sua competenza di grafologa. 

La storia di due bambine alle prese con la scuola, le amicizie, le delusioni e i piccoli successi quotidiani: alberi, conigli, principesse e balene, pensieri semplici e inaspettatamente complessi, tratti incerti che diventano evoluti esprimendo di volta in volta messaggi silenziosi eppure così eloquenti. L’Autrice ha creato questo libro invitando il lettore ad usarlo come strumento d’approccio alla conoscenza reale del mondo del bambino e soprattutto dello stretto rapporto che s’instaura tra lui e il suo ambiente familiare, sottolineando che i bambini, attraverso il disegno, comunicano ed esprimono le proprie emozioni. Il disegno è un simbolo che racconta lo stato interiore e rappresenta le realtà oggettive che fanno parte della loro vita quotidiana.

Elena Bracci ci guida ad osservare nel disegno infantile gli elementi fondamentali: lo spazio, il tratto, la dimensione; se il disegno occupa interamente il foglio; se il tratto è regolare e sicuro con prevalenza di linee curve rivelatore di buone capacità di adattamento, oppure irregolare e incerto con preponderanza di tratti spigolosi, che possono rappresentare paure; la scrittrice ci illumina anche sull’utilizzo dei colori i quali svelano se il bambino è socievole e dotato di fiducia in se stesso e negli altri. Attraverso questa pregiata e autentica opera, arricchita da molti disegni, l’Autrice ci invita ad osservare il disegno dei bambini e le rispettive scritture, offrendo ai più grandi una straordinaria opportunità: una chiave di lettura diversa per cogliere meglio questo tipo di comunicazione non verbale.

BIO:
Elena Bracci Testasecca laureata in filosofia. Grafologa e rieducatrice della scrittura, ha tradotto dal francese e curato l’edizione italiana di diversi libri di grafologia. E’ autrice di articoli su riviste specializzate; questo è il suo primo libro. Ha fondato la Epsylon Editrice di cui è una delle animatrici e per la quale cura le pubblicazioni sulla grafologia e la rieducazione della scrittura.

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Pubblicato il 20 Febbraio 2023
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