L’imputato per l’incendio nei boschi attorno al Villaggio Olandese nega ogni addebito

L'uomo sentito in aula durante il processo a suo carico. I consulenti della difesa: “Impossibile risalire al punto da cui si sono sviluppate le fiamme"

Incendio Villaggio Olandese

«Non sono stato io». Di fronte al giudice è comparso martedì pomeriggio l’imputato per il reato di incendio boschivo ritenuto responsabile dall’accusa – e innocente fino a prova contraria – del rogo che si sviluppò quasi tre anni fa, l’11 di febbraio del 2020 sui rilievi attorno al Villaggio Olandese, nel territorio di Brezzo di Bedero.

Il processo è in corso da tempo e sono stati ascoltati diversi testimoni tra cui operanti delle forze dell’ordine, testimoni ed esperti, fra cui anche un consulente della difesa. Quest’ultimo si è espresso in maniera piuttosto dubbiosa in merito alla definizione del preciso punto da cui le fiamme sarebbero partite in una giornata di forte vento e secco.

Inoltre secondo il consulente chiamato dai difensori Paolo BossiPierpaolo Fusco, l’incendio ha causato danni limitati, fermandosi sostanzialmente agli strati superficiali del sottobosco, sebbene la quantificazione della superficie boscata in una prima battuta risultava essere di circa 5 ettari.

La decisione del giudice arriverà il prossimo 4 aprile.

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Pubblicato il 07 Febbraio 2023
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