Pagelle Pro Patria: Del Favero magnetico, Saporetti si riscatta, 10 i clean sheet stagionali

Decima partita senza subire i gol per la squadra di Busto Arsizio, ordinata al Piola quando bisogna difendere il vantaggio, cinica quando la Pro Vercelli si sbilancia in avanti

Renate - Pro Patria 29.1.23

DEL FAVERO 7,5: Non c’è due senza tre. Tre come le super parate di questa sera al Piola, che fanno il paio con quella su Nepi di domenica. Tre però sono anche i cartellini gialli per perdita di tempo, di cui due consecutivi nell’arco di 180 minuti. Piccola macchia su una partita perfetta, che vale il nono clean sheet personale, il decimo di squadra.

SPORTELLI 6,5: Una delle migliori apparizioni stagionali è su un campo dove la Pro Patria storicamente ha sempre fatto fatica. Tutto sempre sotto controllo.

SAPORETTI 7: La fascia da capitano (a partita in corso) è la ciliegina sulla torta, a forma di  “ottima stagione”. Con Boffelli squalificato e Lombardoni a riposo, Vargas lo posiziona centrale, l’ex Parma ripaga la fiducia vincendo tanti duelli contro Comi. Si rifà con gli interessi del cartellino rosso mostratogli per sadismo allo Speroni nella partita contro il Padova.

MOLINARI 7: Secondo gettone da titolare consecutivo per il “Golden boy” ritrovato. Non era mai (o forse meglio dire “ancora”) successo questa stagione. Anche a sinistra (posizione già vista la scorsa stagione) il numero 5 dà segnali di continuità e di crescita, schermando Vergara che sarà sostituito all’intervallo. Se la crescita di Saporetti è stata la sorpresa del girone di andata, la sua potrebbe rivelarsi quella del ritorno.

La Pro Patria si riscopre coriacea: vittoria anche a Vercelli

PEROTTI 6-: La voglia c’è, forse è anche troppa perché l’esterno viene tradito dalla sua solita generosità. In pochi minuti si procura un giallo sventolatogli in faccia e poco dopo sfiora il secondo. Il direttore di gara Rinaldi non lo spedisce fuori dal campo anzitempo. A quello ci penserà però Vargas poco dopo, prima del 30′. Ma il cambio non è punitivo, è solo per evitare, prima che sia troppo tardi, un antipatico déjà-vu della sfida persa 3 a o in casa col Padova.

dal 31st NDRECKA 6,5: Entra a freddo ma ci mette pochissimo a contribuire alla svolta della squadra. Indispensabile, anche quando nel turnover.

STANZANI 7: Mezzo voto in più conquistato a buon diritto dopo “gli straordinari” di mercoledì, fuori posizione, da mezzala. Partita comunque pulita e ordinata, senza mai cadere in tentazione di finire col pestarsi i piedi con l’altro trequartista dei tigrotti, quello francese.

dal 61′ VAGHI 6,5: Quando va in campo la Pro Patria è tutta dietro la linea della palla. Per questo lo si vede più smanacciare e spazzare palloni che contribuire al palleggio o forzare giocate per far uscire la squadra da metà campo. Esegue comunque senza domandare, né complicare la vita agli altri

BERTONI 6,5: Buon momento, come confermato dalla quarta partita consecutiva (3 da titolare) disputata in altrettante gare. Se a Meda si era ritrovato fin da subito a gestire i ritmi di una squadra sulla difensiva, a Vercelli nella prima frazione della partita la Pro Patria ha le redini del gioco in mano e lui è chiamato a essere trai i protagonisti della partita, ritagliandosi anche una buona occasione da dentro l’area.

dal 70′ BRIGNOLI 7: Una bella staffetta la loro. In stagione potrà rivelarsi molto utile considerate le caratteristiche di strappo che possiede il numero 8. Non a caso il 2 a 0 nasce proprio da un break e da un filtrante lungo pochi minuti dall’ingresso in campo, 6 per la precisione.

FERRI 6,5: 22 presenze su 25 partite di campionato. Solo Ndrecka e Stanzani sono stati impiegati di più dal mister. Il voto (così come le motivazioni) è lo stesso, senza bonus, del compagno di riparto. La catena di sinistra è uno dei punti forti di questa Pro Patria anche per merito suo.

VEZZONI 6,5: Sarebbe l’esterno destra della squadra, in realtà è il jolly dell’undici titolare. Dopo due partite schierato come mezzala (dove oggi in assenza di Nicco si è visto Stanzani), al fischio di inizio lo si trova a sinistra, in fascia. Con l’ingresso di Ndrecka in campo si sposta in quello che sarebbe il suo ruolo, per poi lasciare spazio a Vaghi nella mezz’ora finale. Switch ogni 30′ ma per l’argentino rimane sempre (o quasi, dipende dal sangre) ordinaria amministrazione.

Gol ed esultanza per Pitou: “Spirito di squadra, questa è la Pro Patria”

PITOU 7: Era partito “col botto” – leggasi gol all’esordio – per poi “investire” i suoi primi mesi italiani per ambientarsi alla Serie C e all’Italia. Infatti lo si era visto solo a tratti tra l’autunno e l’inverno, quasi sempre a partita in corso, tra colpi di tacco, palloni nascosti agli avversari e qualche eccesso di foga che lo avevano portato a fare i cosiddetti errori di gioventù. In allenamento, con costanza, si è conquistato sempre più minuti e adesso Vargas lo schiera titolare per la terza volta di fila. La partita è simile a quella di Meda, soltanto che questa volta l’occasione ghiotta – procuratasi – capita sui suoi piedi e non di Castelli. Sui suoi piedi avrebbe anche l’occasione del 2 a 0, ma, da attaccante, preferisce prendersi il tiro dal limite dell’area in transizione anziché servire Ndrecka.

dal 70′ GAVIOLI 6,5: Qualche strappo per cercare di ribaltare il fronte mentre la Pro Vercelli è tutta sbilanciata in avanti. Si procura un paio di falli tattici, compresa l’ammonizione di Corradini nel finale.

CASTELLI 6: Innegabile l’abnegazione, virtù d’animo che lo porta a rientrare e a dare una mano ai compagni anche in fase difensiva. Abituato a prendere sportellate dai difensori fin dalla tenera età. l’attaccante si concede il lusso di concederne anche più del dovuto, forse divertendosi sotto i baffi: il cartellino giallo è una spallata da “pogo punk”.

dal 61′ PIU 7: Unico uomo della Pro Patria che nel finale non agisce dietro la linea della palla. Spietato quando si tratta di calciare dentro l’area. A suo modo, una partita delle sue.

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 02 Febbraio 2023
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