
Spray al peperoncino negli occhi di un ciclista, il racconto in aula di quanto avvenuto a Gemonio
I fatti durante una discussione stradale avvenuta nel luglio del 2020 durante un allenamento. L’imputato sostiene di aver reagito ad una minaccia

“Ho bussato al finestrino, l’ho guardato, e gli ho chiesto se si fosse reso conto di quello che aveva fatto. In un primo momento non ho avuto risposta. Poi ha abbassato il finestrino e mi ha spruzzato in faccia uno spray al peperoncino”. In aula il racconto del ciclista che ha denunciato un automobilista per lesioni nel corso di una discussione stradale avvenuta nell’estate 2020.

Quel giorno, il 13 luglio, la parte offesa era in allenamento in sella alla sua bici, con la figlia e a causa del passaggio radente di un’auto, lo sportivo ha deciso di chiedere conto all’automobilista del comportamento a suo dire scorretto e per tutta risposta ha affermato di aver ricevuto il getto urticante in faccia. Poi, rimasto ferito, è ricorso alle cure mediche al pronto soccorso di Cittiglio: questo il suo racconto.
Il difensore della persona offesa ha chiesto l’acquisizione di alcuni referti medici seguenti ai fatti. Nel corso dell’udienza è stato anche sentito un sottufficiale dei carabinieri che ha operato nel riconoscere la targa del veicolo, oltre alla figlia quindicenne del ciclista che ha raccontato quanto visto in quel giorno sulla strada fra Cocquio e Gemonio rendendo un esame piuttosto impreciso sull’accaduto. L’imputato, un uomo di 62 anni di Cocquio Trevisago, si è sottoposto all’esame per raccontare la sua versione dei fatti.
“Quel giorno passai di fianco ai ciclisti ma stavo andando piano. Una volta svoltato verso Azzio, passato il ponte della ferrovia, un ciclista mi ha raggiunto e mi ha detto ‘Fermati coglione’, poi ha buttato la bici davanti alla mia auto, e ha cominciato a picchiare contro il vetro della macchina. Mi ha detto ‘Sei morto’. E ha continuato a picchiare contro il vetro. Ero terrorizzato. Avevo in auto uno spray al peperoncino che uso per difendermi da cani e cinghiali quando vado a correre e gliel’ho spruzzato, e poi sono fuggito dalla paura. Due settimane dopo mentre ero al mare mi è stato detto che il fatto era stato oggetto di ricostruzione giornalistica che non corrispondeva a quanto avvenuto e ho sporto denuncia ai carabinieri”. La prossima udienza nella quale si arriverà alle conclusioni è in programma per dicembre.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.