
Varese per l’Italia a Roma per l’anniversario della Repubblica Romana
Una delegazione dell'Associazione Varese per l'Italia XXVI Maggio 1859 sta per partire per la capitale, per il prossimo giovedì 9 febbraio

Una delegazione dell’Associazione Varese per l’Italia XXVI Maggio 1859 sta per partire per la capitale: si recherà infatti il prossimo giovedì 9 febbraio a Roma in occasione della celebrazione del 174mo Anniversario della Repubblica Romana al Mausoleo Ossario – Garibaldino, alla presenza delle più alte autorità civili e militari capitoline.

Un momento di particolare intensità e raccoglimento si svolgerà davanti al cippo che ricorda i tre eroi varesini Enrico Dandolo, Francesco Daverio, Emilio Morosini, caduti in battaglia sul Gianicolo.
LA STORIA DELLA REPUBBLICA ROMANA
(Tratta da 150 anni – la nostra storia)
A Roma gli eventi del 1848 avevano rese manifeste le ambiguità nutrite nei due anni precedenti, a partire dall’elezione di Pio IX. La situazione in città si era fatta tesa e quando, in novembre, il ministro Pellegrino Rossi venne assassinato, il pontefice ebbe la dimostrazione di non poter più controllare Roma e si rifugiò, sotto la protezione di re Ferdinando II, nella fortezza di Gaeta.
Roma era senza il papa, a Roma serviva un governo. Vennero allora indette elezioni per l’Assemblea costituente, che si tennero nel gennaio del 1849. Tra gli eletti figuravano i nomi illustri, tra gli altri, di Giuseppe Mazzini e di Giuseppe Garibaldi. Era nata la Repubblica romana.
Il papa, da Gaeta, aveva nel frattempo inviato un accorato appello alle potenze cattoliche affinché, per mezzo dei loro eserciti, lo reinsediassero nei suoi domini legittimi. All’appello risposero l’Austria, la Spagna, il Regno delle Due Sicilie e, soprattutto, la Francia repubblicana di Luigi Napoleone Bonaparte. In tempi diversi gli eserciti delle quattro potenze invasero i territori dello Stato romano. A difendere la Repubblica erano intanto accorsi migliaia di volontari, mentre il governo era stato affidato a un triumvirato plenipotenziario composto da Aurelio Saffi, Carlo Armellini e Giuseppe Mazzini.
La resistenza che la Repubblica seppe opporre agli invasori fu molto più tenace di quanto questi si aspettassero. Il 30 aprile le truppe francesi del generale Oudinot vennero messe in rotta, a Porta San Pancrazio, da un’azione guidata da Garibaldi.
I francesi, dopo la sconfitta, decisero di dare il colpo di grazia alla Repubblica: con un corpo di spedizione che poteva contare su circa 30.000 effettivi, in giugno Oudinot mosse contro Roma. L’assedio durò circa un mese. Infine, persa dalle truppe comandate da Garibaldi anche l’ultima battaglia combattuta sul Gianicolo, la Repubblica si arrese.
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