La Provincia : “Limitazione alla circolazione dei tir a Bardello, ma solo con il consenso di tutti”
Dopo la denuncia circa i danni del passaggio di autoarticolati superiori a 42 tonnellate fatta dal sindaco Puggioni, replica il consigliere delegato alla viabilità Aldo Simeoni che chiarisce ruoli e condizioni
Non è compito della Provincia di Varese sostituire le condotte dell’acquedotto interrate, né, tantomeno, prendere unilateralmente provvedimenti che impediscano la circolazione sulle strade. Dopo la denuncia del Sindaco di Bardello Puggioni sulla situazione viabilistica lungo la SP18, risponde il consigliere delegato alla viabilità Aldo Simeoni chiarisce la posizione della Provincia. La questione, spiega il consigliere di Villa Recalcati, va affrontata e concordata coinvolgendo tutti gli attori interessati, non ultime le sigle che rappresentano gli autotrasportatori: « Per quanto riguarda il passaggio dei mezzi pesanti sulla SP 18, situazione che non riguarda ovviamente solo Bardello, ma anche tutti i Comuni interessati dall’attraversamento di tale arteria, la Provincia di Varese si è sempre concretamente resa disponibile ad affrontare la problematica e, in tal senso, si è sempre comportata».
«Però sul tema, ricordiamolo, è sempre stata chiarissima: siccome il codice della strada vieta espressamente che, in forma unilaterale, vengano disposti divieti alla circolazione diparticolari categorie di mezzi che, come conseguenza, spostino il traffico (e in particolare quello pesante) su altri territori, è assolutamente necessario che tale decisione venga presa di comune accordo con tutti i Comuni limitrofi direttamente interessati e coinvolti a seguito di una modifica della disciplina della mobilità veicolare rispetto a quanto oggi in essere.
E ciò, si badi bene perché essenziale, anche con la condivisione delle associazioni di categoria degli operatori economici (autotrasportatori, edili, industriali ecc.) che, in quanto soggetti portatori di interesse, devono essere ascoltati al fine di non arrecare ad essi potenziali danni (percorsi più lunghi, maggiori tempi, maggiori costi, perdite di chance ecc.). In questo alveo la Provincia si è sempre mossa, ha sempre ascoltato le richieste di incontro e confronto avanzate dai Sindaci e conferma, qualora ce ne fosse ulteriormente bisogno, la propria disponibilità a proseguire su questa strada».
Complessa anche la questione dell’attraversamento pedonale rialzato: «A seguito della richiesta di realizzazione dello stesso da parte del Comune – spiega ancora il consigliere delegato – la Provincia di Varese ha provveduto al rilascio dell’autorizzazione. Non risulta agli atti, come peraltro si conviene da ambo le parti, in tutti i procedimenti che presumono una programmazione della spesa e una pianificazione dei lavori, alcun accordo scritto. Qualora di interesse, si invita a rinnovare la richiamata autorizzazione ad oggi scaduta, fornendo la nostra collaborazione se possibile e qualora richiesta».
In avvio, infine, i lavori di sistemazione di Via Mazzini che riguarderanno anche l’area interessata dall’ultima rottura della condotta idrica: «La rete idrica, quando viene interrata sotto una strada, qualunque essa sia, deve essere posata ad una quota minima prevista dal codice della strada, deve essere opportunamente protetta per i carichi massimi su di essa gravanti e, quando non più in grado di assolvere ai propri compiti per il raggiunto limite di funzionalità, essere sostituita dall’ente competente gestore della rete che, lo ricordo, non è la Provincia di Varese».
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