Primo soccorso in montagna: corso del CAI
Venerdì 26 e sabato 27 si svolgerà presso l'ospedale di Circolo un corso teorico con prove pratiche per imparare le tecniche del soccorso
La settimana prossima, nei giorni 26 e 27 novembre, si svolgerà presso l’Ospedale di Circolo di Varese, con il patrocinio dell’Università degli Studi dell’Insubria, della Commissione Centrale del CAI, del Soccorso Alpino Ticino (SAT) e della convenzione 7 Laghi, il secondo, e primo ufficiale "incontro formativo italo-svizzero sul Primo Soccorso in Montagna", indirizzato a guide, istruttori, accompagnatori, gestori di rifugio del CAI e dell’omologo svizzero CAS, che tanto successo ha riscontrato nella sua prima edizione.
Le novità sono molte, ad iniziare dalla collaborazione di un altro medico svizzero, il dott. Giuseppe Savary-Borioli, tra i più conosciuti anche in ambito internazionale nel campo dell’emergenza in ambiente alpino, per arrivare alla inclusione del corso, da parte della commisione nazionale rifugi del Club Alpino Italiano, nel Programma di cooperazione trans-frontaliera Italia-Svizzera 2007-2013 e nel progetto V.E.T.T.A. (Valorizzazione delle Esperienze e dei prodotti Turistici Transfrontalieri delle medie e Alte quote).
Tali novità, che non hanno alterato le peculiarità dell’evento, tra queste la presenza come
docenti di medici dell’emergenza italiani e svizzeri, e l’ampio spazio dedicato alla prova pratica, hanno sicuramente giovato al prestigio del corso che, a seguito anche di articolo comparso sulla rivista nazionale del CAI "Lo Scarpone", ha registrato un numero elevato di domande di iscrizione, anche e soprattutto da parte svizzera e dei rifugisti. Più di 40 candidati con numero chiuso di 24, ha costretto ad una selezione.
Gi esclusi verranno considerati già iscritti al prossimo corso che si svolgerà nel maggio 2011. Il corso si svolgerà nell’intera giornata di venerdì 26 e il mattino del sabato 27. Ampio risalto verrà dato sia alla prova pratica sui manichini e defibrillatori, con gruppi di 4 allievi per ciascun docente impegnati nell’arco di circa 5 ore, sia alla prevenzione e al soccorso in caso di valanga, argomento non trattato nella parte estiva.
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