È morto Pietro Tenconi, in arte Re risotto
Aveva 96 anni ed era stato l'ideatore della maschera di carnevale di Gallarate
A febbraio aveva compiuto 96 anni.
Re Risotto, al secolo Pietro Tenconi, classe 1925, è morto. Era stato l’ideatore della maschera di carnevale di Gallarate e suo unico interprete fino ad oggi. Era originario di una famiglia gallaratese da più generazioni e nella sua lunga e bella esistenza era stato commerciante, poeta dialettale, anima della Pro Loco, cultore delle tradizioni locali, tra i primi promotori della Contrada del Brodo e presidente mandamentale delle Acli. Aveva vissuto più vite e sempre dalla parte degli ultimi.
IL MESSAGGIO DELLA PRO LOCO DI GALLARATE
Non avremmo mai voluto condividere questa notizia. Il nostro Re non c’è più. Pietro Tenconi, presidente onorario di Pro Loco Gallarate, memoria storica della nostra città, ideatore della maschera ufficiale Re Risotto, istrionico, solare, colto, un’anima pura e bella che ha saputo mettere l’amore per la sua città davanti a tutto ci ha lasciato questa mattina.
Addio Pietro. Continueremo sulla strada che hai tracciato e terremo vive le tradizioni della città che tanto hai amato e per cui hai fatto tanto.
Pietro Tenconi e Re Risotto
Il suo volto era, ormai da tanti anni, identificato con il Carnevale. Un momento dell’anno che era quasi scritto nel suo destino:
«La mia famiglia è gallaratese da secoli, vivevamo alla Cascinetta, in via Mario Brumana che poi è diventata via Pegoraro dopo che hanno ammazzato l’Angelo. Sono nato che era un sabato grasso, di sera alle undici. Vivevamo sopra una trattoria, stappavano bottiglie e festeggiavano: mia mamma dice che io sono venuto fuori e tutti l’hanno scoperto solo tardi, quando erano finiti i festaggiamenti».
Pietro Tenconi però non è solo una maschera, sarebbe ben riduttivo descriverlo così. È stato commerciante nella vita (anche con un negozio a Roma), poeta dialettale, anima della Pro Loco, cultore delle tradizioni locali, tra i primi promotori della Contrada del Brodo.
Pietro Tenconi nella storia di Gallarate
Nel Dopoguerra ha avuto anche un ruolo sociale molto forte nella storia della città. Sempre nell’intervista del 2012 ricordava anche gli anni subito del boom economico, quando Gallarate visse una prima, consistente ondata di immigrazione, prima dal Veneto e dalle campagne, poi dal Centro e Sud Italia
«Sono stato Presidente mandamentale delle Acli. Io ero in consiglio comunale, dicevo che era una vergogna che non c’erano soldi in bilancio per le case per gli operai. Mi dissero: e allora falle tu! E io le ho fatte, a Sciarè».
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