Via libera dal Mozambico: la missione di don Filippo Macchi può ricominciare
Il sacerdote di Gemonio era partito per il Paese africano a inizio 2020 ma era stato costretto a rientrare subito a causa della pandemia. Ora, finalmente, i permessi per tornare a Nacala
Ha il sorriso stampato in faccia, mentre passeggia per le strade della sua Gemonio, in attesa di prendere il volo che lo riporterà in Mozambico. Don Filippo Macchi, 41 anni a dicembre e sacerdote da 15, ha finalmente ricevuto i permessi necessari per riprendere la sua strada da missionario in Africa, una esperienza preparata con cura negli anni scorsi e quindi interrotta in avvio a causa del Covid.
Don Filippo, che negli anni scorsi è stato al servizio di alcune parrocchie della Diocesi di Como (di cui fa parte una fetta del Varesotto, le cosiddette “Valli Varesine”) ed era partito per il Mozambico all’inizio del 2020, proprio quando il mondo si è fermato, costringendolo a rientrare in Italia dopo poche settimane. In precedenza il sacerdote aveva già effettuato un sopralluogo insieme ai due “colleghi” della Diocesi di Concordia-Pordenone che avrebbe dovuto affiancare, poi la pandemia ha costretto a rinviare il tutto.
Tornato a Gemonio, don Filippo ha quindi ricominciato a servire messa nella sua parrocchia e in quelle circostanti dando una mano ai parroci dei dintorni ma con ben piantata in testa la sua meta, la zona di Nacala, città di 225mila abitanti che si trova nel nord-est del Mozambico, affacciata sul canale che separa il Continente Nero dal Madagascar.
La burocrazia collegata all’emergenza sanitaria fino a oggi aveva tardato a riaprire le porte per il viaggio ma, quasi all’improvviso, è arrivata la buona notizia. «Oggi è Natale – spiega raccontando questa sorta di “dono” con tre mesi di anticipo – I documenti sono pronti e la partenza è vicina: grazie al governo mozambicano, al centro missionario, agli amici nuovi e vecchi che mi hanno sostenuto in questi lunghi mesi di attesa». Tra circa un mese quindi, il volo in direzione Maputo e da lì a Nacala: «Prima di partire faremo un momento di saluto qui a Gemonio ma senza troppi fronzoli – conclude – poi si comincia con tanto entusiasmo».
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