Carta sconto: rilevazioni lacunose del costo del carburante, il Pirellone richiama l’Ambasciata in Svizzera
Sulla base di queste viene stabilito l'ammontare dello sconto benzina applicato dalla Lombardia nelle fasce di confine ma Il Consiglio regionale le giudica troppo parziali
Le rilevazioni del prezzo alla pompa di benzina oltreconfine sono “parziali, imprecise e lacunose”, e questo non è una cosa da poco visto che sulla base di queste viene stabilito l’ammontare dello sconto carburante applicato dalla Lombardia nelle fasce di confine.
È un richiamo determinato quello che arriva dal Pirellone: sui prezzi dei carburanti praticati lungo i territori di confine il Consiglio Regionale lombardo richiama l’Ambasciata italiana in Svizzera affinché pratichi rilevazioni dei prezzi dei carburanti più accurate, puntuali e realmente rappresentative della situazione.
L’aula lombarda lo fa approvando una mozione urgente, presentata dalla Vice Presidente Francesca Brianza e sottoscritta anche dal Presidente Alessandro Fermi, che impegna il Presidente della Giunta regionale e gli Assessori competenti ad adottare tutte le iniziative possibili per sollecitare l’Ambasciata ad attuare tale indicazione.
“Le rilevazioni effettuate dall’Ambasciata in questa ultime settimane –spiegano Brianza e Fermi– si sono rivelate parziali, imprecise e lacunose e non restituiscono un quadro realistico dei prezzi del carburante oltre confine, che in realtà risultano essere molto più convenienti di quelli praticati in Italia. Questo si è tradotto purtroppo in uno sconto limitato e nel ritorno delle code di automobilisti ai distributori svizzeri, con grave danno per le attività situate in territorio italiano”.
Secondo le rilevazioni del Ministero della Transizione Ecologica, il prezzo della benzina verde in modalità self è salito a 1,819 euro al litro, con +2,26 centesimi rispetto alla settimana precedente e +2,33 centesimi per il diesel che raggiunge 1,690 euro al litro: prezzi mai così alti rispettivamente da ottobre 2012 e marzo 2013.
Rilevazioni su un campione limitato di distributori
“Nella Confederazione -continuano Brianza e Fermi- ci sono centinaia di distributori di benzina: prenderne a campione solo otto è estremamente limitante e fuorviante, tanto più se due di questi, quelli di Bellinzona e Melide, sono ubicati in territori non propriamente vicini al confine. Lo sconto benzina esiste dal 1999 -spiegano i vertici del Consiglio regionale- e negli anni ha salvato dal fallimento tante famiglie che gestivano distributori di carburanti, oltre a tutelare i consumatori che hanno potuto godere di prezzi più equi. Una corretta rilevazione dei prezzi è fondamentale anche per limitare il fenomeno del cosiddetto pendolarismo del pieno”.
“In un momento così difficile per tutti e con i prezzi alla pompa che galoppano è necessario che l’Ambasciata svolga quanto di sua competenza con la massima attenzione e serietà -concludono Brianza e Fermi-: nessuno può permettersi di agire con superficialità a spese dei cittadini lombardi”.
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Oggi ho fatto rifornimento di benzina nel sud della provincia, 1,759 €/l. A Varese città non si trova nulla a meno di 1,829 €/l, nel nord della provincia il prezzo sale ancora; siamo davvero sicuri che lo sconto benzina sia una tutela dei consumatori e che porti loro prezzi più equi?
Concordo con quanto scrive Bustocco-71.
Rammento anche che il PD e il cons. Astuti ne hanno fatto a novembre una richiesta agli organi competenti regionali.
Mi piacerebbe poi avere notizia dell’indagine, giudiziaria credo, forse dell’AntiTrust ma potrei sbagliarmi, di parecchio tempo fa sui prezzi della benzina nella fascia di territorio interessata dallo sconto.
Da troppi anni sembra quasi che il consumatore in questo territorio si debba sobbarcare costi più alti, un po’ come se fosse nell’ordine delle cose e quanto si paga la benzina, fra aliquote e aumenti liberi, non dovesse rientrare in nessuna forma di controllo.
Grazie se Varesenews ci può aiutare a fare chiarezza e capire le ragioni di questa situazione.