
Al Policlinico di Milano una nuova sala di emodinamica con un angiografo di ultima generazione
A breve con l'apertura di una nuova sala di elettrofisiologia si completerà il percorso di gestione del paziente con infarto acuto

Un angiografo di ultima generazione nella nuova sala di emodinamica utilizzata per valutazioni coronarografiche e angioplastiche per il trattamento dell’infarto acuto.

Il Policlinico di Milano, già al centro della rete cardiologica STEMI di Regione Lombardia, ha inaugurato oggi una sala angiografica all’avanguardia. A breve con l’apertura di una nuova sala di elettrofisiologia si completerà il percorso di gestione del paziente con infarto acuto. All’avvio della nuova sala, che già da oggi accoglie il primo paziente, era presente Ezio Belleri, Direttore Generale dell’Ospedale, a conferma del continuo impegno del Policlinico a potenziare le attività di tutta l’area cardiologica
“In Policlinico stiamo offrendo un servizio di qualità per i nostri pazienti, un servizio di una sanità pubblica di eccellenza che funziona – commenta Stefano Carugo, Direttore Cardiologia del Policlinico di Milano – Avere due sale nuove, e oggi abbiamo inaugurato la prima, consentirà ai nostri pazienti di poter svolgere esami di coronarografia ed esami di impianti di elettrofisiologia con apparecchiature all’avanguardia”.
“I vantaggi sono notevoli. In primis la riduzione del 50% dell’esposizione alle radiazioni sia per il paziente sia per il personale – spiega Luca Mircoli, cardiologo emodinamista referente della sala – A questo si aggiunge l’ottima qualità dell’immagine del megaschermo e la possibilità di visualizzare contemporanea 9 segnali, potendo così integrare alla valutazione angiografica anche altri parametri del paziente e imaging di secondo livello come l’ecografia intravascolare”.
Conclude Carugo: “Il nostro Ospedale è al centro della rete STEMI per gli infarti questo vuol dire che entro 90 minuti riusciamo a gestire al meglio un paziente colpito da infarto, non perdere tempo, intervenire rapidamente, mettendolo subito in tutela. Avere una nuovissima sala angiografica porterà ad ottimizzare quindi tutto questo percorso”.
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