Inaugurata la nuova ciclabile Porto Ceresio – Besano, la Valceresio guarda alla mobilità alternativa
Questa mattina all'inaugurazione della pista ciclopedonale che collega Porto Ceresio a Besano c'erano gli amministratori di tutta la Valceresio, insieme ai rappresentanti della Comunità montana del Piambello e al presidente della Camera di Commercio
Poche centinaia di metri, ma che rappresentano la sfida di un’intera valle. Questa mattina all’inaugurazione del primo tratto della pista ciclopedonale che collega Porto Ceresio a Besano c’erano gli amministratori di tutta la Valceresio, insieme ai rappresentanti della Comunità montana del Piambello e al presidente della Camera di Commercio di Varese, consiglieri regionali e provinciali ma anche Carabinieri e Guardia di Finanza.
Un parterre importante che segnala come quei 900 metri di pista ciclabile abbiano un valore che va al di là dell’opera. Lo hanno spiegato bene Paolo Sartorio, presidente della Comunità montana del Piambello, e Fabio Lunghi, presidente della Camera di commercio di Varese che hanno tenuto a battesimo il tratto iniziale di quella che sarò la pista ciclopedonale della Valceresio.
«E’ una delle tante “prime pietre” che vogliamo posare – ha detto Sartorio – per arrivare a completare una serie di tracciati che permettano di muoversi in tutta la valle e di congiungere tra loro progetti che si stanno concretizzando sul territorio, in particolare nel nord del Varesotto. Contemporaneamente si lavora a Induno Olona, dove a breve potremo inaugurare il tratto finale e intanto si progetta negli altri comuni per arrivare a disegnare la dorsale della Valceresio, che si allaccerà ad altri percorsi, come quello da Viggiù a Saltrio e Clivio, fino a Cantello dove si sta realizzando la Ti.Ciclo.Via che collega la Svizzera alla Valle Olona. E intanto si studia come collegare la parte finale della pista della Valganna, che si congiungerà a Induno alla nuova ciclabile. Una serie di percorsi da percorrere a piedi e in bicicletta che metteranno in collegamento un territorio molto vasto».
Il presidente della Camera di Commercio ha sottolineato l’importanza di questi interventi non solo in chiave di mobilità alternativa, ma come nuova attrattiva e strumento di valorizzazione del territorio: «Abbiamo luoghi incredibili – ha detto Lunghi – mai valorizzati fino in fondo. La Camera di commercio ci crede e con il progetto Varese Do You Bike ha coinvolto tutti i Comuni della provincia e sta scommettendo sul turismo bike, fenomeno in crescita in Italia e in tutta Europa. Un progetto che ha la sua forza nella collaborazione e nel coordinamento dei progetti sul territorio».
I consiglieri regionali Emanuele Monti e Giacomo Cosentino hanno partecipato all’inaugurazione per ribadire l’attenzione e il sostegno economico di Regione Lombardia a questi progetti di rilancio del territorio, anche in chiave turistica, mentre i consiglieri provinciali Emanuela Quintiglio e Marco Colombo hanno messo l’accento sull’importanza dell’educazione dei ragazzi ad una mobilità diversa e sul potenziale del turismo di prossimità, che la crisi legata al Covid ha fatto emergere.
Il sindaco di Porto Ceresio, Marco Prestifilippo, ha messo in evidenza le molte energie che stanno convergendo verso una strategia comune, per legare insieme lago, collina e montagna, i veri tesori di questo territorio.
Per ora la pista ciclabile parte dal campo di calcio di Porto Ceresio, ma proprio ieri è stato presentato per un bando il progetto per allungarla fino al lago, nel punto dove la stazione ferroviaria, l’imbarcadero della Navigazione Lago di Lugano e le fermate delle autolinee provinciali e dell’Autopostale del Canton Ticino offrono in pochi metri l‘intermodalità perfetta per spostarsi tra Italia e Svizzera.
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