Dabraio e Cassano 2032: “Siamo la novità, avanti per la nostra strada”

La civica si è presentata a gennaio come indipendente, le hanno detto "stampella di Poliseno", oggi è distinta dal centrosinistra come dai due tronconi di centrodestra. "Vogliamo una città sostenibile. Primo appuntamento venerdì"

Cassano Magnago generica

«Noi abbiamo tirato dritto per la nostra strada». A Cassano Magnago è successo di tutto, in due settimane: la maggioranza di centrodestra si è spaccata in due tronconi, Forza Italia ha ricucito con la Lega, dopo dieci anni in cui i leghista erano all’opposizione. Ma la lista civica Progetto Cassano 2032 rivendica una linea chiara: «Ci siamo presentati come novità e siamo andati avanti», dicono Rocco Dabraio e Maurizio Tosatti.

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Riassumiamo con una immagine: a gennaio, quando a sorpresa è stato svelato il progetto, Dabraio e Tosatti erano in giacca pesante, oggi si discute di Cassano a un tavolino in piazza, in maglietta e maniche di camicia, ma la civica è sempre in corsa “solitaria”.

«Ci hanno definito stampella di Poliseno. I fatti parlano chiaramente: abbiamo la nostra testa e proseguiamo con una proposta chiara» dice Tosatti. «Quando parliamo con le persone, quando le incontriamo, vediamo una Cassano che è stanca dei giochini. Soprattutto, spiace dirlo, di quelli dentro al centrodestra».

“Serve un cambio di passo”

Dopo dieci anni della monolitica amministrazione imperniata su Nicola Poliseno, «una parte di continuità rispetto a quanto fatto è giusta comprensibile, ma ci sono tanti che chiedono un cambio di passo». In cosa in particolare? «Alcune aree non sono mai state molto dinamiche, soprattutto per quanto riguarda lavori pubblici e decoro pubblico. Negli ultimi anni c’è stato un rallentamento di altri comparti, ad esempio Sieco. Si è scelto di fare un all-in sulle scuole che ha lasciato indietro ad esempio le strade» dice Tosatti.

Persone e progetti: le idee per Cassano

E quindi, quali scelte sono prioritarie? Rocco Dabraio dice di voler partire dai «servizi alle persone, dai bambini fini agli anziani» spiega il candidato sindaco. «Abbiamo la nostra idea di Casa di comunità, centro di servizi che diventi anche luogo di aggregazione e socialità».

Poco convince la proposta di una scuola superiore avanzata dal centrosinistra di Tommaso Police: «Con una popolazione scolastica in lento ma costante decremento, ci pare una prospettiva difficile anche sul piano gestionale, se anche fosse un distaccamento di altra scuola».
Ma al contempo netto è anche il giudizio sul progetto di nuovo polo in via Lazio (al posto di un’area verde) avviato dall’attuale amministrazione uscente: «Ci abbiamo messo un anno a sistemare le Rodari, ora investiamo per sostituirle?», si chiede Tosatti.

Per l’area di via Lazio Dabraio parte invece dalla richiesta “dal basso” intercettata nel rione: «Nella zona di San Pietro ad esempio i ragazzi ci chiedono un campo da basket, visto che oggi ci sono solo negli oratori. Sarebbe un punto di richiamo, di socialità. Mentre la nostra idea è che il principale polo culturale dei giovani e della cultura debba poi essere fatto a Sant’Anna».

La “città sostenibile”

Altro tema, quello delle «città sostenibili»: «Penso che c’è molto lavoro da fare» continua Dabraio. Non abbiamo un immobile comunale che abbia impianti di energia sostenibile, mancano restyling in ottica emissioni zero».
Torna un tema ricorrente a Cassano, quello della «piazza che manca», con la socialità divisa tra piazza Italia e la piazza della chiesa di San Giulio e i suoi dintorni. «Manca l’idea di cosa si voglia fare della città di Cassano» conclude Dabraio. «Siamo circondati da grandi città, serve una visione».

Nei ragionamenti sulla sostenibilità torna anche il tema delle ciclabili, caro a Dabraio che ha anche un passato di corse in bici da ragazzo. È un tema “classico” della campagna elettorale, ma Progetto Cassano 2032 ha deciso di trattarlo rivolgendosi a competenze: «Venerdì abbiamo infatti in programma un incontro con la Fiab – Federazione Italiana Amici della Bicicletta – dedicato proprio a come si costruiscono le ciclabili ma anche come si promuove la cultura della bicicletta».

E proprio i contatti con la Fiab forniscono un ulteriore sguardo sulla città. «Cassano ha delle grandi possibilità: ce lo raccontavano proprio quelli di Fiab di Gallarate che ci dicevano di frequentare spesso le aree verdi cassanesi, come la Boza. Per questo dobbiamo rilanciare i percorsi pedonali e ciclabili, farne anche itinerari culturali: i gruppi di cammino fanno un ottimo lavoro, si può lavorare per valorizzare questi percorsi per far conoscere la città».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 18 Maggio 2022
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