Apre il “bee hotel” in via Copelli: Varese amica delle api impollinatrici

Nel parco dell'assessorato all'Ambiente è stata installata la casetta realizzata dagli studenti del CFPil. L'assessore Nicoletta San Martino annuncia altre 9 aree dove verrà replicata l'iniziativa

Bee hotel e prato fiorito in via Copelli

Un “bee hotel” e un giardino fiorito nel cuore di Varese.
È l’iniziativa voluta dall’assessore all’ambiente Nicoletta San Martino che ha sposato l’iniziativa del Rotary Club Varese Verbano di collocare delle strutture particolari per dare una casa alle api: « Ma non pensiate siano quelle del miele – precisa Valentina Moroni presidente della Commissione ambiente del Rotary – Nel mondo esistono 20.000 varietà diverse di api, in Italia ne abbiamo circa un migliaio. Quelle destinatarie di questi “Bee hotel” sono quelle solitarie, importantissime per l’impollinazione, con una capacità di impollinare tra le 7 e le 10 volte superiori a quelle delle api da miele».

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Il bee hotel e il prato fiorito in via Copelli a Varese 4 di 7

Le casette sono state realizzate dai ragazzi del CFPil, la sezione dell’Agenzia Formativa frequentata da studenti con disabilità.  I ragazzi hanno realizzato già 5 casette perché il progetto si svilupperà in 10 aree della città di varese. Sono già state identificate e seminate: il giardino di via Fusinato; nella zona di via Brunico; l’area verde in via VIII marzo; in viale Aguggiari nella zona delle ex officine; via Pirandello; via Saffi; nel parchetto di via P. Micca; via Fusinato; via Presolana. A queste poi verranno aggiunte ulteriori nuove aree.

La prima struttura è stata collocata in via Copelli vicino a un prato fiorito dove troveranno nutrimento e lavoro all’interno del parco dell’Assessorato all’Ambiente.

La femmina di questa specie, che, come dicevamo , è solitaria, dedica la sua esistenza, che varia tra i 40 e i 60 giorni, alla riproduzione. In ogni bacchetta, deposita un uovo in un letto di nettare e polline che poi racchiude in un bozzolo di fango. In ogni bacchetta riesce a inserite almeno 7 bozzoli. Alla schiusa, c’è già tutto l’occorrente per il sostentamento. Verso l’autunno, le api sono ormai formate ma rimangono silenti fino a primavera quando iniziano il lavoro.

La scelta di quest’ape impollinatrice non è stata causale: « Abbiamo individuato una specie davvero innocua – specifica Valentina Moroni – non ha nemmeno quel pungiglione che le altre specie hanno sviluppato per difendere l’alveare».

Il progetto del Comune di Varese si svilupperà progressivamente in altre zone dove verranno installate casette più piccole e prati con specie di fiori differenti, sia ornamentali sia rurali.

Una casetta ha già trovato collocazione alla scuola dell’Infanzia Veratti e una alla scuola primaria di Morosolo.
« Queste casette accoglieranno le specie presenti sul territorio – sottolinea la presidente rotariana – crediamo nella tutela dell’ambiente partendo proprio dal rispetto di ciò che esiste, ma favorendo, nel contempo, l’ampliamento delle zone fiorite per riequilibrare un ambiente dove l’uomo ha imposto il suo habitat».

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Pubblicato il 10 Giugno 2022
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