La spesa per i minori in comunità va aumentata: l’appello a sostegno dei comuni
In commissione si è discusso del fondo sociale che ammonta a 1,6 miliardi di euro. Nel territorio di Ats Insubria è di circa 200 milioni di cui oltre il 30% per i minori affidati alle comunità
Oltre un miliardo e 600 milioni di euro a livello regionale e 200 milioni per il territorio di Ats Insubria. A tanto ammonta la spesa sociale che gli enti pubblici sono chiamati a sostenere per minori, famiglie, disabili e anziani.
Questa mattina, in Commissione Salute di Regione Lombardia, presieduta da Emanuele Monti, si è discusso proprio del Fondo Sociale Regionale e si è approvata all’unanimità la relazione sul governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale.
Il tema ha sollevato il problema della spesa che gli enti pubblici devono sostenere per i bambini accolti nelle comunità, allontanati dalle famiglie per i diversi motivi: « Ancora una volta chiediamo al governo più risorse da destinare ai comuni perché l’area di spesa più gravosa per le amministrazioni locali è quella legata al pagamento delle rette per l’accoglienza dei minori nelle comunità residenziali nell’ambito degli interventi in ambito sociale. Il Fondo Sociale Regionale contribuisce alla copertura di tali oneri in una percentuale variabile e lo sforzo di Regione Lombardia è sempre massimo ma è necessario che il governo non ignori il grido d’allarme dei nostri sindaci».
Attualmente per la compartecipazione alle spese di minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria sono destinati il 50% delle risorse del Fondo Nazionale Politiche Sociali e i comuni dedicano il 25% delle risorse del Fondo Sociale regionale loro assegnate a questa finalità. Inoltre, per il sostegno agli operatori sociali, attraverso le risorse del fondo nazionale povertà, risultano già finalizzati oltre 16 milioni di euro per l’assunzione di assistenti sociali a cui dal 2022 si aggiungono € 1.439.000,00 del Fondo nazionale Politiche Sociali, assegnati agli Ambiti territoriali per numero di residenti destinati alla supervisione del personale dei servizi sociali. Riguardo alle manifestazioni di disagio giovanile e alle misure di promozione del benessere psicofisico, Regione Lombardia ha recentemente stanziato 2 milioni di euro, a cui si aggiungono risorse FSE per il periodo 2019-2023 pari a 7,2 milioni.
Della spesa globale, di 1,6 miliardi, oltre 200 milioni sono spesi nei territori varesino e comasco di Ats Insubria e la quota maggiore è destinata a minori e famiglie, con un’incidenza del 35 – 36%, molto più di quanto si spenda per i disabili (22%) o per gli anziani (8,6%): « A pesare in modo particolare sulle casse dei comuni, grandi e piccoli, in modo casuale e non proporzionale alle relative risorse – commenta Samuele Astuti capogruppo del PD in commissione Welfare – sono i minori affidati dai tribunali, per i quali le amministrazioni devono farsi carico di una parte o di tutte le spese, con importi che arrivano facilmente a 30 o 40mila euro l’anno a minore in caso, frequente, di affidamento a comunità. Cifre molto importanti per i comuni, che fanno fronte alle spese sociali con risorse proprie per i tre quarti del totale.
Oggi in Consiglio regionale, in commissione sanità e welfare, durante la discussione della relazione valutativa della legge regionale in materia di servizi sociali, il Partito Democratico ha ottenuto per la prima volta l’impegno a incrementare le risorse regionali per sostenere le spese dei comuni in favore dei minori affidati dal tribunale, grazie a un voto bipartisan. Pochi giorni fa era stato bocciato un emendamento al bilancio regionale, sempre del Partito Democratico, sulla stessa materia, su indicazione dell’assessore regionale alla famiglia Alessandra Locatelli».
«È un problema vero – ha aggiunto Astuti – perché i comuni si possono trovare di punto in bianco con uno, due, tre minori affidati e le risorse a bilancio per le politiche sociali vengono prosciugate, mentre il sindaco non ha nemmeno più il personale di supporto su cui poter contare. Non esiste, infatti, un fondo specifico a cui attingere per queste spese, e certamente le altre esigenze sociali non diminuiscono. L’assessore regionale Locatelli ascolti questa legittima richiesta dei comuni e dia corso a quanto tutte le forze politiche, su iniziativa del Pd, oggi hanno rivolto alla giunta regionale e al suo assessorato».
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