Covi e la Eolo-Kometa al via dell’85° Giro del Veneto

Il "Puma" arriva da un ottimo Lombardia al servizio di Pogacar; la squadra di Ivan Basso non avrà Fortunato ma può contare su Maestri e Fancellu in buona forma. C'è anche il 51enne Rebellin alla vigilia del ritiro

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C’è Alessandro Covi, reduce da un Lombardia corso (benissimo) a supporto di Tadej Pogacar, c’è anche la Eolo-Kometa alla ricerca di una zampata di fine stagione, c’è pure l’eterno Davide Rebellin che si appresta a dire addio al ciclismo pedalato e lo farà sulle sue strade di casa.

Non mancano, insomma, gli spunti interessanti al Giro del Veneto di mercoledì 12 ottobre, penultima gara stagionale del calendario italiano del ciclismo professionistico (l’ultima sarà la Veneto Classic di domenica 16): 160 chilometri tra Padova e Vicenza per una prova storica – è l’85a edizione – tornata in auge lo scorso anno dopo un decennio di assenza.

Il “Puma di Taino” torna quindi in sella in una delle otto formazioni World Tour al via, la sua UAE Emirates che è stata una delle massime protagoniste del ciclismo mondiale nel 2022. Covi sulla carta non sarà la prima punta del team emiratino vista la presenza di due big azzurri come Diego Ulissi e Matteo Trentin, entrambi adatti a un percorso con alcuni strappi, però non irresistibili. La squadra però è di nuovo fortissima perché ci sono anche Formolo e Hirschi oltre al danese Andersen; dopo aver appoggiato Pogacar però, anche il varesino potrebbe avere qualche occasione a seconda di come si svilupperà la corsa. A proposito di varesini, non ci sarà Luca Chirico che ha sì affrontato il Giro di Lombardia ma che deve dare forfait in Veneto per via di una infiammazione che ne ha condizionato la seconda metà di stagione.

Si presenta a Padova senza Lorenzo Fortunato, invece, la Eolo-Kometa: il giovane capitano bolognese è incappato in due cadute recenti, alla Tre Valli e soprattutto al Lombardia e in quest’ultimo caso è anche finito in ospedale per accertamenti che per fortuna hanno escluso fratture o complicazioni. Senza “Fortu” il team di Ivan Basso potrebbe puntare su Mirco Maestri che sta vivendo un buon momento di forma; anche il giovane binaghese Alessandro Fancellu ha mostrato ottime cose al “Lombardia” restando a lungo nel gruppo di testa. Il sestetto in maglia azzurra sarà poi completato dall’esperto Francesco Gavazzi, da Davide Bais, Samuele Rivi e dallo stager Andrea Pietrobon.

Citazione obbligata anche per Davide Rebellin che a 51 anni ha deciso di dire basta: il corridore veronese della Work Service ha vinto per ben tre volte la classica veneta tra il 1998 e il 2000 e tra i tanti successi annovera anche due Tre Valli Varesine a distanza di 13 anni l’una dall’altra (1998, 2011). Nel gruppo ci saranno anche le maglie di Astana, Trek-Segafredo, Cofidis, Israel-Premier Tech, Lotto-Soudal, Bikexchange-Jayco, Intermarche-Wanty-Gobert ad innalzare il livello dei partecipanti oltre alla Alpecin-Deceuninck che dall’anno venturo farà parte del World Tour.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Ottobre 2022
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