Torna la Coppa Italia di Serie C: la Pro Patria ospita l’Alessandria
Secondo turno di coppa domani – mercoledì 2 novembre – allo Speroni di Busto Arsizio. A presentare il match contro i piemontesi del Girone B è l’allenatore in seconda Beppe Le Noci: “Massimo rispetto per questo impegno: giochiamo per il passaggio del turno”. Su VareseNews il racconto del match azione per azione con #direttavn
Prima gara della settimana della Pro Patria che, dopo aver eliminato l’AlbinoLeffe di inizio ottobre, si appresta a contendersi con l’Alessandria il secondo turno di Coppa Italia di Serie C domani, martedì 2 novembre (ore 18). Domenica 6 novembre, invece, la dodicesima di campionato: la sfida casalinga contro la Triestina.
Chiuso l’altalenante capitolo ottobrino, la squadra di Busto Arsizio vuole dunque inaugurare novembre ritornando ai fasti estivi e al tempo stesso festivi. Per farlo, però, dovrà fare i conti con le difficoltà di un organico ai minimi termini (a Sesto San Giovanni 9 gli indisponibili) e, soprattutto, vedersela sul campo contro gli ex cadetti grigi dell’Alessandria, squadra retrocessa dalla Serie B a maggio e oggi nella parte bassa del Girone B, forse anche perché ammalata di solitudine in quanto unica squadra piemontese a militare nel gruppo del centro-Italia mentre Novara (squadra eliminata proprio dall’Alessandria al primo turno), Pro Vercelli e Juventus Next Gen giocano insieme nel Girone A.
Per i bustocchi la sfida può diventare un’opportunità per scacciare le preoccupazioni nate dopo la terza sconfitta nelle ultime quattro gare di campionato: «Tornare subito in campo è importante, anche al di là della sconfitta di Sesto San Giovanni – commenta il vice di Jorge Vargas Beppe Le Noci, allenatore promosso “in seconda” dopo le dimissioni di Massimo Sala -. Abbiamo una partita importante alle porte con il passaggio di un turno in palio. Ci teniamo fare bene. È un’occasione importante per chi sta giocando meno per vivere ancora di più certe situazioni che si possono verificare poi in campionato».
Per il match di domani ci sono tuttavia da aspettarsi almeno un paio di “esperimenti infrasettimanali” (probabile tra i tigrotti Mangano tra i pali e il francese Pitou alla prima da titolare in attacco) nonostante la gara di domani sia in realtà una «classica» della Coppa Italia di Serie C, con due delle squadre che possono vantarsi di rientrare nella “top 7” per numero di partecipazioni al trofeo, oltre a essere le due squadre del nord-Italia con il maggior numero di presenze: 42 per l’Alessandria, vincitrice della prima edizione nella stagione 1972-73; 38 per la Pro Patria, prima squadra della Lombardia davanti al Mantova in questa speciale classifica.
«Domani affronteremo una squadra retrocessa che ha cambiato volto rispetto all’anno scorso e per questo ha avuto difficoltà in fase iniziale del campionato – sottolinea Le Noci -. Nelle ultime giornate è riuscita a trovare la quadratura (gioca col 4231, ndr.): non avrà segnato tanto ma ha subito pochissimo. Sono una squadra giovane, pericolosa e che corre tanto. Per noi, come per loro, la partita offre minuti per provare sul campo certi meccanismi di gioco, valutare la condizione di alcuni giocatori e far mettere minuti nelle gambe ad altri. Un’occasione per tutti, da chi gioca a noi dello staff, sia per prendere spunto sia dagli aspetti positivi, sia per farci trovare pronti in campionato e correggere gli errori. Il numero degli infortunati non ci fa snobbare quest’impegno, anzi, siamo molto concentrati e preparati per fare bene».
Non avendo spesso la possibilità di parlare ai microfoni in quanto il compito spetta a mister Vargas, Le Noci, infine, ha voluto spendere alcune parole sulla propria esperienza a Busto Arsizio sia come attaccante e poi in panchina, prima come membro dello staff tecnico e oggi come viceallenatore: «Non posso che ringraziare il mister che ha sempre avuto delle belle parole per noi dello staff. È una responsabilità ancora maggiore. Io sono qui per dare il mio contributo, per dare il massimo per questa società, questi ragazzi e tutte le persone che lavorano per la Pro Patria. La coesione che c’è all’interno dello staff aiuta sicuramente a fare un lavoro ancora più idoneo a raggiungere gli obiettivi».
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