Il Baff prende il via nel segno della fiction di qualità
Premiato l'attore Fabrizio Gifuni (per i ruoli di Papa Paolo VI e Franco Basaglia) mentre il premio per la miglior sceneggiatura è andato ad Alberto Bennati. Domani Umberto Eco all'Icma
Ha preso il via alle 16 nella casa del cinema bustocco l’ottava edizione del Busto Arsizio Film Festival con la premiazione delle migliori sceneggiature presentate al tradizionale concorso che anticipa la kermesse ogni anno e con il premio all’attore Fabrizio Gifuni (foto a sin.), noto al grande pubblico per la splendida interpretazione di Papa Paolo VI nella fiction a lui dedicata e nei panni di Franco Basaglia nella fiction "C’era una volta la città dei matti", andata in onda sulle reti Rai proprio di recente in occasione del trentennale della morte dello psichiatra, padre della legge 180 che impose la chiusura dei manicomi.
La cerimonia di premiazione si è svolta all’interno di Villa Calcaterra, la nobile dimora restaurata per fare posto all’Istiututo cinematografico Michelangelo Antonioni che a Busto
Arsizio forma operatori, registi, sceneggiatori. Il patron del baff Gabriele Tosi ha introdotto il festival annunciando gli importanti ospiti di questa edizione con nomi del calibro di Murray Abraham, premio Oscar per la parte di Antonio Salieri in Amadeus nel 1984, Umberto Eco che domani terrà una lezione all’Icma, e molti altri ospiti che si alterneranno nei vari luoghi del festival a partire da piazza san giovanni, che fungerà come sempre da salotto dove poter incontrare attori e registi, le varie sale sparse sul territorio, il Melograno, lo stesso Icma. Il festival si chiuderà il 27 marzo con la serata di gala al Teatro Sociale con la premiazione dei film in concorso.
In occasione dell’inaugurazione sono stati consegnati i premi per le migliori sceneggiature: a Roberto Gagnor è andata la menzione speciale per "Prendi i soldi e scappa", ad Antonio Urgesi e Renato Pugina è andato il premio come miglior opera prima per "Forse Domani" e ad Alberto Bennati (foto a destra) è andato il primo premio Luigi Bandera per "Rusca", una toccante storia ambientata nel seicento che tratta il tema della vendita di bambini-schiavi per farne spazza-camini.
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